Tutto su Android Auto e Apple CarPlay, cose da sapere
Chi ha un’auto nuova non può fare a meno di Android Auto o Apple CarPlay (in base al proprio smartphone), tanto che spesso sostituiscono nell’utilizzo l’interfaccia grafica proprietaria pensata per l’infotaiment della vettura dalla Casa costruttrice. In futuro potremmo assistere a un’integrazione ancora maggiore. Per ora questi due software si “limitano” a semplificarci la vita con un funzionamento molto intuitivo, derivato direttamente da quello degli smartphone: basta installare un’applicazione sul proprio cellulare per ritrovarla, se compatibile, sul display della nostra auto.
Quali vantaggi portano Android Auto e Apple CarPlay?
Prima del lancio di queste piattaforme, le Case hanno lottato per fare assomigliare i loro sistemi di infotainment (sia che fossero con schermi touch o si avvalessero di un controller) agli smartphone dei loro clienti. Queste interfacce erano (e continuano a essere) confuse, frustranti o piene di problemi.
L’arrivo di Android Auto e Apple CarPlay, che in pratica trasferiscono lo schermo del telefono sullo schermo della vettura, ha reso il tutto più semplice da usare, veloce ed efficiente. Il guidatore sullo schermo trova le app che già utilizza sul dispositivo mobile. Ed è sempre uguale su ogni auto, dalle Lamborghini alle Fiat.
Di che telefono ho bisogno per Android Auto e Apple CarPlay?
CarPlay è compatibile dall’iPhone 5 in avanti, senza che ci sia bisogno di scaricare un’applicazione separata. Per Android Auto invece è necessario il download di un’app per i telefoni con Android 9 o inferiore, mentre da Android 10 e successivi non serve l’applicazione dedicata.
Che applicazioni sono disponibili per Android Auto e Apple CarPlay?
Entrambi permettono da subito di telefonare, mandare messaggi, navigare e ascoltare musica, audiolibri o podcast. Inoltre sfruttano il proprio assistente vocale (Ok Google per Android Auto e Siri per Apple CarPlay) per ricevere comandi vocali. Sono poi compatibili con le più note applicazioni di terze parti per lo streaming musicale, servizi di messaggistica, navigazione, parcheggio, shopping, sport e anche per le colonnine di ricarica.
Attualmente più di 600 modelli offrono CarPlay e oltre 500 sono compatibili con Android Auto. Le piattaforme sono anche disponibili su sistemi aftermarket e, dal 2018, Mazda ha aggiunto la compatibilità con CarPlay per i veicoli dal Model Year 2014 in poi equipaggiati con il sistema Mazda Connect con un aggiornamento da fare in concessionaria.
Alcuni costruttori erano inizialmente (alcuni anche recentemente) riluttanti a consentire che Apple e Google entrassero nei loro cruscotti: in particolare Toyota era contraria che i dati di utilizzo dei clienti venissero condivisi con Apple e Google. Tuttavia, al momento Tesla è l’unica grande Casa automobilistica a non permettere l’uso delle piattaforme a favore di un sistema proprietario.
Che differenze ci sono tra Android Auto e Apple CarPlay con cavo o wireless?
Sebbene l’idea comune è di eliminare in futuro i collegamenti via cavo alla vettura, per ora in molti casi è necessario collegare fisicamente lo smartphone alla porta USB dell’auto. Ma dall’introduzione di iOS 9, nel settembre del 2015, oltre 20 costruttori ora consentono ora una connessione wireless a CarPlay, Android Auto aveva tolto il cavo già a marzo del 2015.
Le connessioni wireless dei dispositivi non utilizzano il Bluetooth, ma si collegano al veicolo via Wi-Fi. Ciò non significa che serva un hot spot Wi-Fi in vettura, ma dal momento che questi sistemi scambiano dati ad alta intensità è necessaria una connessione più efficiente al sistema di infotainment dell’auto.
Di contro, la connessione wireless di Android Auto e Apple CarPlay consuma la batteria più velocemente. Naturalmente è comunque possibile ricaricare contemporaneamente il telefono tramite la porta USB dedicata alla ricarica. Se poi la vostra auto è dotata del modulo di ricarica a induzione e la connessione wireless a CarPlay e Android Auto potete davvero dire addio ai cavi.
Android Auto e Apple CarPlay si aggiornano?
Oltre alla loro semplicità e familiarità, uno dei più grandi vantaggi di questi sistemi rispetto a quelli proprietari dei costruttori è il loro costante aggiornamento. Mentre solo una manciata di Case permettono gli aggiornamenti over-the-air dei loro sistemi di infotainment, per tutti (tranne Tesla) l’aggiornamento non è semplice come quello dello smartphone, che si aggiorna durante la notte e al mattino si trovano le nuove funzionalità.
Gli aggiornamenti di Apple CarPlay
Con il passaggio a iOS 9 alle aziende automobilistiche è stato permesso di sviluppare applicazioni specifiche che permettono ai passeggeri di comandare alcune funzioni del veicolo come il climatizzatore. Aggiornamenti successivi hanno aggiunto altre funzioni come il supporto per applicazioni di navigazione di terze parti come Waze, per ordinare il cibo o per i servizi di parcheggio.
Con l’aggiornamento a iOS 13 nel 2019 è poi arrivato uno dei cambiamenti più grandi per CarPlay: la possibilità di dividere lo schermo e visualizzare contemporaneamente mappe, informazioni dei media ed eventi del calendario. Ha anche aggiunto la possibilità di passare alla modalità chiara o scura, regolare la copertina dell’album nella schermata In riproduzione e abilitare la funzione Non disturbare.
Lo scorso anno CarPlay ha aggiunto la possibilità di aprire la vetture e accendere il motore con un iPhone per alcuni modelli del 2021. La funzione permette anche di condividere chiavi digitali con familiari o amici ed è utilizzabile fino a 5 ore dopo che la batteria dell’iPhone è finita.
Gli aggiornamenti di Android Auto
Anche Android Auto è stato notevolmente aggiornato dalla sua nascita. Google inizialmente non permetteva a terze parti di integrare le mappe nel suo sistema, limitando la piattaforma alle proprie Google Maps e Waze. Ma ora sono disponibili mappe alternative come Sygic e TomTom AmiGO.
Alla fine del 2016, Google ha aggiunto la possibilità di utilizzare Android Auto come applicazione su un dispositivo Android.
All’inizio del 2018, Google ha annunciato l’aggiunta del proprio assistente su Android Auto, mentre nel 2019 la piattafroma ha ricevuto una revisione completa dell’interfaccia utente. La scorsa estate, Android Auto ha ricevuto un importante aggiornamento che permette di personalizzare la schermata iniziale direttamente dal telefono, lo scrolling veloce A-Z per le lunghe playlist di canzoni e contatti e l’integrazione con le applicazioni di carica per veicoli elettrici, parcheggio e navigazione.
Quali sono i limiti di Android Auto e Apple CarPlay?
Nessun sistema rimpiazza completamente i sistema di infotainment nativo della vettura. Infatti per cambiare alcune funzioni del veicolo è necessario passare dall’interfaccia studiata dal costruttore. Le app di navigazione come Google Maps, inoltre, hanno bisogno di una connessione a internet per cercare una nuova destinazioni e calcolare un percorso: quindi se vi trovate in un luogo senza copertura telefonica e non avete pre-scaricato una mappa, non potrete accedere alla navigazione. Questo è uno dei motivi per cui le Case continuano a proporre i propri navigatori: alcuni sistemi, come quello nuovo di Mercedes, offrono indicazioni in realtà aumentata nello schermo centrale o nell’head-up display, cosa che sicuramente non si può avere con Google Maps.
CarPlay può fare o non fare alcune cose in base all’auto. Per esempio, alcuni modelli impediscono di cercare all’interno delle playlist delle app musicali mentre la vettura è in movimento, chiedendo di selezionare qualcosa con Siri. Altri invece consentono qualsiasi ricerca in qualsiasi situazione.
Che differenza c’è tra Android Auto e Android Automotive OS?
Abbiamo già parlato di Android Auto, ma nel futuro si incontrerà sempre più spesso il termine Android Automotive. E non stiamo parlando della stessa cosa. Invece di fornire solo un’interfaccia per controllare il proprio smartphone attraverso il sistema di infotainment della vettura, Android Automotive è un vero e proprio sistema operativo creato da Google che i marchi automobilistici possono personalizzare a loro piacimento e che può controllare tutto ciò che controlla un sistema nativo. Come, per esempio, cambiare stazione radio o selezionare una modalità di guida. Android Auto è comunque necessario per comunicare e controllare le applicazioni dello smartphone. CarPlay invece non è ancora compatibile al momento con Android Automotive, ma dovrebbe esserlo in futuro.