Bollo auto: cosa fare in caso di pendenze arretrate
Come noto, il bollo auto è un’imposta locale, di competenza regionale, che grava sugli autoveicoli e sui motoveicoli immatricolati sul territorio italiano.
La scadenza del bollo auto è regolata nei mesi di aprile, agosto e dicembre, mentre il suo pagamento deve essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza. Pertanto, se il tuo bollo auto dovesse scadere il 31 dicembre 2023, allora il limite ultimo per versarlo sarà il 31 gennaio 2024. In alcuni casi (come in Piemonte e in Lombardia), il bollo auto deve invece essere rinnovato entro l’anno successivo all’immatricolazione della vettura (ma sempre l’ultimo giorno del mese seguente alla scadenza).
Quanto pagare per il bollo auto
Rimandando agli altri nostri approfondimenti sul tema per ottenere maggiori informazioni, ricordiamo come il modo più semplice per calcolare l’importo del bollo auto sia quello di effettuare il conteggio online sul sito dell’ACI (Automobile Club d’Italia) o dell’Agenzia delle Entrate, inserendo la tipologia del veicolo e il relativo numero di targa.
Dove pagare il bollo auto
Per quanto invece riguarda il versamento del bollo auto, questa tassa si può corrispondere presso l’ACI, gli uffici di Poste Italiane e i tabacchi convenzionati. Si può naturalmente pagare online con il servizio di internet banking del proprio istituto di credito, e presso altri servizi di pagamento convenzionati.
Quando va in prescrizione il bollo auto
Tutto ciò premesso, cerchiamo di entrare nel focus del nostro articolo odierno e domandarci cosa fare in caso di pendenze arretrate.
La prima cosa da fare è controllare se il bollo auto è andato in prescrizione. In tema di riscossione della tassa automobilistica, infatti, il termine di prescrizione è di tre anni e inizia a decorrere non dalla scadenza del termine che era previsto per il pagamento, ma dall’inizio dell’anno successivo a quello in cui il pagamento doveva essere effettuato.
Pertanto, è una buona abitudine cercare di capire se il bollo auto arretrato sia o meno andato in prescrizione, nella considerazione che i termini prescrittivi, comunque, ripartono con ogni atto interruttivo, come ad esempio una richiesta di pagamento o un perentorio.
La rottamazione del bollo auto
In secondo luogo, è bene comprendere se il proprio bollo auto arretrato sia o meno stato ricondotto nella rottamazione introdotta con l’articolo 46 della Legge di Bilancio 2023 che, rammentiamo, ha previsto lo stralcio degli importi fino a 1.000 euro, comprensivi di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.
I debiti relativi al bollo auto rientrano in questa agevolazione e sono stati annullati automaticamente, considerato che per usufruire della sanatoria il contribuente non ha dovuto fare nulla.
Per quanto invece ha riguardato le cartelle esattoriali relative a debiti oltre i mille euro o a bolli auto non pagati dal 1° gennaio 2016 al 30 giugno 2022, c’è la possibilità di effettuare la rottamazione delle cartelle, una procedura che potrà chiudere questa pendenza attraverso una definizione agevolata, con riduzione su sanzioni e interessi, da richiedersi all’Agenzia delle Entrate.
Se le alternative di cui sopra non sono state utili, non rimarrà altro da fare che sistemare la pendenza con un pagamento su importo da ricalcolarsi al lordo di sanzioni e interessi, sul sito dell’ACI o dell’Agenzia delle Entrate.