Come evitare gli incidenti in moto imparando a leggere la strada
Il termine “leggere la strada” è abbastanza comune tra i motociclisti, a indicare un approccio alla guida attento e consapevole di ogni pericolo che potrebbe sorgere – anche in maniera improvvisa – sul percorso. Ma come ci si allena a leggere la strada? E, di conseguenza, come evitare gli incidenti in moto? Se l’argomento vi interessa, vi abbiamo già raccontato come superare il trauma derivato da un incidente.
Guidare con lungimiranza e percepire i rischi in tempo utile
La prima cosa che bisogna imparare è cercare di guidare con lungimiranza percependo i rischi in tempo utile. L’elenco dei potenziali “nemici” del motociclista è particolarmente lungo: si pensi a buche, tracce di olio, macchie di sabbia e altri elementi che potrebbero ridurre il grip del veicolo sull’asfalto.
Ebbene, solo se li percepiamo in tempo utile è possibile attivare una reazione adeguata. Insomma, che la si chiami guida visiva attiva o guida dinamica, poco cambia: anche se stai andando piano, preoccupati sempre di capire quel che accade a grande distanza. In linea di massima, a 50 km/h dovresti porre il tuo sguardo a 25 metri, a 70 km/h dovresti guardare a 40 metri, a 100 km/h già a circa 70 metri.
Come reagire dinanzi agli imprevisti
Purtroppo, anche fissando le distanze di cui sopra, è pur sempre possibile che il rischio possa manifestarsi troppo impulsivamente dinanzi a sé. Che fare, allora?
La buona notizia è che di solito è sufficiente chiudere il gas alla vista del pericolo, procedendo così a sterzare in condizioni di sicurezza o frenare, se le condizioni lo suggeriscono. In alcuni casi potresti anche non dover sterzare o frenare, ma passare semplicemente sopra l’ostacolo.
Di qui, un bel dilemma: come riconoscere quell’elemento su cui si può passare sopra (per esempio, una piccola traccia di sabbia sull’asfalto) e come invece quell’elemento stradale che può costituire un pericolo se affrontato con leggerezza (una buca)?
Affinare la percezione dei segni
La soluzione al quesito di cui sopra consiste nell’affinare la percezione dei segni e, cioè, di ciò che può essere pericoloso per noi.
Pensa, per esempio, a come comportarti davanti al pericolo di sabbia e graniglia: puoi riconoscerla in anticipo perché di norma chi è passato prima di te ha lasciato delle tracce, permettendoti di comprendere quanto la macchia di sabbia sia estesa e densa.
E che dire delle buche e dei dossi? I solchi sono particolarmente difficili da vedere e possono essere davvero pericolosi. A volte ci sono segnali di limite di velocità (o di pericolo) apparentemente incomprensibili, perché la strada ci appare dritta e regolare. Anche se la tentazione di ignorarli può essere alta, imponiti di rispettarli: a volte i solchi non sono facilmente riconoscibili ad alte velocità e, dunque, è sempre opportuno agire con la massima cautela.