Come frenare in moto in modo efficace
Padroneggiare la frenata in moto è uno dei compiti più difficili per un motociclista. Questa abilità può fare davvero la differenza nel momento in cui si deve evitare una collisione, che potrebbe avere conseguenze tragiche. Per questo è fondamentale capire cosa di vuole ottenere con la frenata e qual è il modo migliore per farlo. Perché frenare in moto può voler dire doversi fermare di fronte a un segnale ma anche dover rallentare da, per esempio, 120 a 60 km/h per affrontare una curva.
Parola d’ordine: modularità
La prima cosa da dire è che frenare il più tardi possibile non è l’approccio corretto. Ovviamente parliamo di situazioni stradali, in pista è un’altra cosa. Su strada nessuna staccata al limite è più importante della propria vita e questo dovrebbe sempre essere tenuto a mente. È fondamentale modulare la pressione sul freno.
Infatti, come qualunque motociclista avrà notato, la frenata alla massima potenza carica moto il corpo, lanciando in avanti pilota ed eventuale passeggero, esercitando così molta pressione sulle braccia e sulla parte superiore del corpo. Ricercatori hanno evidenziato come questa situazione sia paragonabile a mettere la moto inclinata in avanti di 64°. Tali forze bloccano il corpo in un’unica posizione fino a quando i freni non vengono rilasciati: non è possibile cambiare nemmeno il numero di dita sulla leva del freno, mentre il rilascio dei freni per cambiare direzione avviene in molto più tempo e quindi distanza.
Allo stesso modo, il freno anteriore va rilasciato ancora più lentamente di quanto lo si azioni. Ciò consente al peso di trasferirsi in modo più uniforme dalla parte anteriore a quella posteriore, evitando così che la sospensione anteriore rimbalzi troppo rapidamente e scomponga il telaio in entrata di curva.
Qual è il freno più importante?
Il freno anteriore e quello posteriore hanno la stessa importanza. Ognuno infatti svolge un ruolo chiave per salvare la vita del pilota o l’integrità della motocicletta. Mentre il freno anteriore fornisce la maggior potenza di arresto alla moto, quello posteriore ha un effetto stabilizzante facendo in modo che la ruota posteriore non cerchi di superare quella anteriore.
La tecnica di frenata corretta prevede l’uso rapido ed efficace di entrambi i freni, nonché la modulazione della pressione man mano che il peso della moto si sposta e la velocità diminuisce. Fatta 100 la forza frenante, il 25 dovrebbe essere la forza applicata sul freno posteriore e il restate 75 riguarda il freno anteriore.
Anche la scaldata ha una sua importanza nei tempi di arresto. Infatti gli studi hanno rilevato che tirare la frizione senza scalare marcia durante una frenata aggiunge circa 3 metri allo spazio di arresto.
I passaggi base
I ricercatori hanno trovato la sequenza migliore per frenare in moto in modo efficace:
- Chiudere il gas e azionare il freno posteriore
- Raddrizzare la moto e regolare la postura e la posizione delle mani
- Azionare il freno anteriore e scalare le marce
- Regolare la pressione sui freni
Pratica continua
Il modo migliore per padroneggiare la frenata è sempre comunque quello di esercitarsi il più possibile. Conviene cominciare ad esercitarsi a velocità moderate fino a quando la manovra non diventa automatica. Inizialmente sarà macchinoso, ma man mano che si acquisisce padronanza della tecnica si sarà in grado di eseguire tutti passaggi con fluidità.
È necessario anche ricordarsi che gli spazi di frenata aumentano in modo esponenziale, non lineare. Per esempio, se per fermare una moto che viaggia a 50 km/h sono necessari circa 10 metri, al doppio della velocità ne serviranno quasi 40. Una frenata immediata ed efficace aiuta può scongiurare un impatto, ma moderare la velocità è senz’altro il modo migliore per viaggiare in sicurezza.