Come si rottama una moto: costi, tempi, documenti
Alla fine del ciclo di vita della propria moto, o per supportare i propri desideri di cambiare le due ruote, può capitare di dover scoprire come rottamare una moto.
In questi casi è bene non arrivare impreparati e conoscere costi e procedure da seguire per sbrigare la procedura il più velocemente possibile.
Rottamare una moto o un ciclomotore
In questo approfondimento, il primo concetto che desideriamo chiarire è che vi sono alcune profonde differenze tra la rottamazione di una moto e la rottamazione di un ciclomotore.
Dunque, prima ancora di comprendere come procedere, bisogna capire che cosa si sta rottamando:
- un motociclo, se ha cilindrata superiore a 50 cc o 4 kW e velocità massima oltre i 45 kmh
- un ciclomotore, se ha cilindrata non superiore a 50 cc o 4 kW e velocità massima entro i 45 kmh.
La differenza è notevole: i ciclomotori non sono beni registrati al Pubblico Registro e, dunque, seguono una procedura di demolizione sicuramente più rapida e snella. Cominciamo però dalla prima categoria, per passare poi alla rottamazione del ciclomotore.
Come rottamare la moto: la procedura
Chi desidera rottamare una moto deve portarla presso un centro di demolizione autorizzato o – se si sta contemporaneamente acquistando un nuovo veicolo – presso il rivenditore o il concessionario. Unitamente alla moto il pilota deve anche consegnare le targhe, la carta di circolazione e il certificato di proprietà, cartaceo o digitale, o il documento unico.
Il gestore del centro di demolizione prenderà in carico la moto e rilascerà al proprietario un certificato di rottamazione. Entro 30 giorni dalla consegna provvederà inoltre alla cancellazione della moto dal PRA.
Quali costi per rottamare una moto
I costi per la rottamazione della moto ammontano a 13,50 euro per gli emolumenti ACI e 32 euro per l’imposta di bollo. Naturalmente, a questi oneri potrebbero aggiungersi quelli necessari per l’esborso supplementare per l’eventuale trasporto della moto al centro di demolizione o al concessionario, qualora non sia più in grado di essere condotta su strada.
Come rottamare un ciclomotore
Come abbiamo anticipato, la procedura è sicuramente più snella per quanto concerne i ciclomotori, come i motorini e gli scooter la cui cilindrata non è superiore a 50 cc. Per costoro, infatti, è sufficiente presentare una richiesta di radiazione per demolizione agli uffici della Motorizzazione Civile utilizzando il modello TT2118 disponibile anche online presso il sito della stessa struttura.
Al modulo bisognerà allegare la copia del proprio documento di identità e il codice fiscale, il certificato di circolazione in originale, la documentazione rilasciata dal centro di demolizione o dal rivenditore, e ancora la ricevuta del versamento di 10,20 euro sul c/c postale 9001, la ricevuta del versamento di 32 euro sul c/c postale 4028.
Nel caso in cui il richiedente sia un minorenne sarà necessaria anche la firma di un genitore o del tutore, con copia del suo documento di riconoscimento.
FAQ – Le domande più frequenti
Di seguito forniamo una risposta alle domande più frequenti sulla rottamazione delle moto o dei ciclomotori.
Quanto si deve pagare per rottamare una moto?
I costi per la rottamazione di una moto sono piuttosto contenuti, considerato che sarà sufficiente pagare gli oneri per la cancellazione dal PRA. In totale, circa 50 euro.
Come funziona la rottamazione di una moto?
In modo simile a quanto avviene con le auto, si può rottamare la moto sia recandosi direttamente presso un centro di demolizione specializzato, sia consegnando la moto al concessionario se contestualmente si sta procedendo all’acquisto di un nuovo mezzo.
Cosa fare per rottamare uno scooter?
La rottamazione di uno scooter avviene in modo ancora più semplice rispetto alla rottamazione della moto, considerato che sarà sufficiente condurre il motorino in un centro di demolizione autorizzato e poi procedere alla compilazione di un modulo alla Motorizzazione Civile.
Si può rottamare una moto gratis?
Il modo più semplice per rottamare una moto gratis è quello di effettuare tale operazione contestualmente all’acquisto di un nuovo veicolo, in modo tale che degli oneri si faccia carico il concessionario. Alcuni centri di demolizione propongono anche un servizio di rottamazione gratuita.