Cos’è e a cosa serve il parcheggio automatico
Se ne parla oramai da diversi anni ma… sapete esattamente cos’è e a cosa serve il parcheggio automatico?
In questa breve guida cercheremo di fornire tutte le spiegazioni su uno dei sistemi di assistenza alla guida più apprezzati dagli automobilisti e se, effettivamente, sia o meno in grado di incrementare il livello di efficienza e di sicurezza nel momento in cui si deve far entrare il proprio veicolo in uno stallo.
Cosa fa il sistema di parcheggio automatico
Cominciamo subito con il condividere che il sistema di parcheggio automatico fa esattamente quel che promette il suo nome: permette all’automobilista di parcheggiare l’auto all’interno di uno stallo in maniera completamente automatica, senza che si debba intervenire con troppe manovre manuali.
Per riuscirci è generalmente sufficiente inserire la funzionalità con la pressione di un tasto e gestire il tutto con il display dell’infotainment o con quello del cruscotto digitale. Alcune soluzioni già sviluppate e in uso presso i veicoli top di gamma permettono di parcheggiare automaticamente la vettura anche dall’esterno, mediante un’app per il proprio smartphone o con il telecomando della vettura.
Come funziona il sistema di parcheggio automatico
Fin qui, una breve indicazione di cosa sia il sistema di parcheggio automatico. Ma come funziona, esattamente?
Per comprenderlo è sufficiente ricordare come il sistema di parcheggio automatico non sia di serie in tutti i veicoli, ma sia presente solamente laddove è installato un servosterzo elettrico (azionabile dalla centralina del dispositivo) e un set di sensori a ultrasuoni anteriori, posteriori e sui fianchi della vettura, in corrispondenza del frontale, che permettono all’auto di orientarsi correttamente nell’ambiente circostante.
Ciò premesso, quando la vettura rileva la presenza di uno spazio sufficientemente ampio per la sosta, in parallelo o perpendicolare alla direzione di marcia, il sistema guiderà il conducente nelle manovre di accelerazione, freno e cambio, mentre provvede a sterzare per inserirsi nel parcheggio.
Nel caso in cui l’auto sia dotata anche di un sistema di trasmissione automatica, il congegno può essere in grado di compiere l’operazione in maniera del tutto autonoma, sebbene il conducente debba comunque mantenere premuto un tasto per motivi di sicurezza. Saranno poi le immagini presenti nella telecamera di retromarcia ad assicurare all’automobilista che l’operazione si stia svolgendo in modo equilibrato.
In quali parcheggi l’auto può essere sistemata automaticamente?
Come abbiamo anticipato qualche riga fa, l’auto può essere parcheggiata automaticamente sia nei parcheggi in parallelo che in quelli perpendicolari.
Generalmente, ai dispositivi di nuova generazione, ritenuti più efficaci, bastano una sessantina di centimetri oltre la lunghezza dell’auto per parcheggiare in quelli paralleli, mentre sono ritenute un po’ più complesse le manovre di parcheggio in quelli a pattine, tanto che in questi casi alcuni sistemi di parcheggio automatico non funzionano.
Quanto tempo impiega il sistema di parcheggio automatico?
Concludiamo infine ricordando che il sistema di parcheggio automatico è generalmente più lento di quanto potrebbe fare il conducente umano. Di norma per l’operazione di parcheggio automatico servono almeno 30-60 secondi (o più, per le operazioni più complesse).