Cos’è la regola dei 2 secondi e perché dovresti rispettarla
La distanza di sicurezza è un concetto fondamentale nella circolazione stradale. Avere ben chiaro quanto spazio bisogna lasciare tra voi e il veicolo che vi precede (e guidare rispettando questa distanza) può essere decisivo tra fare o evitare un incidente, con tutte le implicazioni che ne conseguono. Le auto moderne, dotate di guida assistita, sono programmate per mantenere una distanza appropriata. Ma nel caso in cui siate voi ad avere completamente in mano la situazione, un metodo per verificare in modo semplice e intuitivo se state rispettando la distanza di sicurezza è seguire la regola dei 2 secondi.
Come funziona la regola dei 2 secondi?
Questa regola si utilizza quando avete un veicolo di fronte a voi. Bisogna stabilire un punto di riferimento (per esempio un cartello stradale): quando il veicolo davanti a voi lo passa cominciamo a contare due secondi (1001…1002…1003) e, se riusciamo a contarli prima di passare a nostra volta davanti al punto di riferimento, allora siamo a una distanza adeguata.
Ovviamente rispettare questa regola non garantisce la sicurezza assoluta ma è un buon punto di partenza per viaggiare più sicuri su autostrade, strade extraurbane e in città. Si tratta di una buona pratica da seguire ogni volta che viaggiamo dietro a un altro veicolo, a meno che non stiate gareggiando su un circuito.
Potete usare la regola dei 2 secondi anche quando siamo seguiti da un altro veicolo, per verificare se stia mantenendo la distanza corretta. Se vi accorgete che ci tallona da troppo vicino e non avete intenzione di aumentare la vostra velocità, fareste meglio a farvi superare.
Perché proprio 2 secondi?
L’essere umano in salute e riposato impiega, in media, 1,3 secondi prima di notare qualcosa. Alcune persone, come per esempio i piloti durante una gara, possono avere tempi più rapidi, ma non succede spesso su strada. Quindi, per quanto abbiate un’ottima opinione della vostra, dovete sempre considerare che impiegherete almeno 1,3 secondi per accorgervi di qualcosa.
E quegli ulteriori 7 decimi di secondo? Beh, 1,3 secondi è il tempo che la vostra mente impiega in media per vedere un potenziale pericolo. Dall’accorgersi di qualcosa alla reazione conseguente passano altre frazioni di secondo, da 0,2 a 0,9 secondi. Si tratta del tempo di reazione.
Per questo potrebbe essere raccomandabile anche aumentare la distanza a 3 secondi, o addirittura a 4 nel caso di fondi ghiacciati. Ma questo sarebbe piuttosto difficile da mettere in pratica nel traffico quotidiano.