Dichiarazione di successione auto, come funziona e costi
La morte di una persona cara costringe gli eredi a porre in essere una serie di operazioni che regolano i rapporti previgenti del de cuius. Tra di essi c’è anche la successione auto della persona deceduta, affinché il veicolo possa essere attribuito ad altra persona, appartenente o meno al nucleo degli eredi.
Scopriamo insieme come funziona e cosa si deve fare.
Come funziona la successione auto
Se sei erede di un’auto, puoi scegliere se accettare o meno l’eredità. Di fatti, potresti non avere bisogno del veicolo, potresti non voler sostenere i costi legati alla gestione dell’auto o, ancora, potresti non voler ricevere l’eredità del de cuius poiché temi che i debiti che finirai con l’ereditare siano maggiore delle attività.
Al netto delle ipotesi di rifiuto dell’eredità, se decidi di entrare in possesso del veicolo dovrai effettuare alcune attività fondamentali per regolarizzare i rapporti:
- entro 60 giorni dall’accettazione tacita o espressa dell’eredità devi registrare l’atto presso l’ACI
- entro lo stesso termine devi aggiornare il libretto di circolazione alla Motorizzazione civile
- devi comunicare il passaggio di proprietà alla compagnia assicurativa: potrai qui scegliere se estinguere la polizza, sottoscrivendone un’altra, oppure scegliere di proseguire il rapporto modificando solo l’intestatario del contratto.
Che documenti servono per la dichiarazione di successione auto
Per preparare la dichiarazione di successione auto hai necessità di alcuni documenti. Ecco quali sono:
- dichiarazione sostituzione dell’atto notorio dell’erede con delega firmata dagli altri eredi
- copia conforme dell’atto di accettazione dell’auto o estratto rilasciato dal notaio nell’ipotesi di eredità a mezzo testamento
- carta di circolazione o certificato di proprietà digitale
- copia di un documento di riconoscimento in corso di validità (patente, passaporto, carta di identità)
- due copie del modello NP3B (disponibile sul sito internet dell’ACI).
Quanto costa la successione dell’auto
I costi della successione dell’auto ammontano a circa 250-300 euro, comprensivi di:
- diritti di motorizzazione civile per 10,20 euro
- aggiornamento della carta di circolazione per 16 euro
- pratica ACI per 27 euro
- registrazione bollo al PRA per 48 euro
- imposta provinciale di trascrizione (Ipt) pari a circa 150 euro per i veicoli con potenza fino a 52 kW (72 CV), oltre a 3,51 euro per ogni kW aggiuntivo.
A chi intestare l’auto oggetto di dichiarazione di successione
Se gli eredi sono più di uno ma solamente uno di loro intende acquisire la proprietà del veicolo oggetto di successione la prima cosa da fare è registrare l’accettazione dell’eredità di tutti i coeredi, in cui il veicolo è intestato a tutti.
Successivamente si potrà registrare l’atto in cui le quote sono vendute in favore dell’erede che ne vuole la proprietà.
Il meccanismo è simile nel caso in cui gli eredi siano d’accordo ad accettare l’eredità e cedere poi la vettura a terzi. In questo caso le quote saranno vendute in favore di un terzo acquirente e non di uno degli eredi.
Quali sono le sanzioni per il mancato aggiornamento dell’intestatario dell’auto
Avvenuta la successione dell’auto del defunto all’erede che è indicato nel testamento, questi è obbligato ad aggiornare il nome dell’intestatario del veicolo. In caso contrario, rischia significative sanzioni: non si può infatti circolare con l’auto che apparteneva al defunto senza aver prima provveduto al passaggio di proprietà al PRA e all’aggiornamento della carta di circolazione.
Ricordiamo che l’obbligo è sancito dall’art. 94 del Codice della Strada e prevede in capo a chi non aggiorna l’intestatario della vettura una multa che varia tra 700 e 3.600 euro. Chi invece circola con un’automobile senza averne chiesto il rinnovo del certificato di proprietà e della carta di circolazione va incontro a una sanzione tra 353 e 1.700 euro.