Etilometro la multa può non essere valida?
Le multe per tasso alcolemico superiore a quanto consentito al Codice della Strada possono essere particolarmente salate. Ma c’è un modo per evitarle? In qualche caso la multa può non essere valida?
Per comprenderlo bisogna ricordare che il corretto funzionamento dell’etilometro è fondamentale per verificare con affidabilità il tasso alcolemico: se infatti la misura non dovesse essere accurata per una cattiva fruizione di questo dispositivo, il guidatore correrebbe il rischio di subire conseguenze che in realtà non meriterebbe.
Considerato poi che non sempre l’etilometro si dimostra infallibile, ben si comprende per quale motivo le aule dei Tribunali spesso abbondino di ricorsi e contestazioni.
La taratura dell’etilometro
Il primo tassello che vogliamo apporre in questo mosaico valutativo è legato alla taratura dell’etilometro. Il dispositivo dell’alcol test deve essere sottoposto a periodici controlli come avviene, ad esempio, con l’autovelox.
Per chiarirlo possiamo riferirci alla recente ordinanza n. 4288 del 10 febbraio 2022 da parte della Corte di Cassazione che, di fatti, ha equiparato la misurazione del tasso alcolemico con l’etilometro alle altre apparecchiature utilizzate per rilevare le infrazioni del Codice della Strada.
Pertanto, esattamente come avviene con i tutor, anche l’etilometro deve essere sottoposto a una taratura periodica: opporsi alla multa per la verifica della mancata taratura del dispositivo per l’alcol test potrebbe dunque portare il giudice ad affermare la mancata validità della relativa sanzione.
Chi controlla il funzionamento dell’etilometro
Ma a chi spetta il controllo del corretto funzionamento dell’etilometro? L’onere della prova ricade sull’automobilista o sulla Pubblica amministrazione?
Anche in questo caso c’è una buona notizia che è emersa nell’ordinanza di cui sopra: per i giudici della Suprema Corte, infatti, sia in ambito civile che in ambito penale ricade sulla Pubblica amministrazione l’onere della prova. Non sarà dunque l’automobilista a dover provare il corretto funzionamento dell’etilometro, ma dovrà essere l’amministrazione a determinarlo.
Si tratta di una scelta di buon senso: difficilmente il cittadino può disporre di conoscenze tecniche così avanzate da valutare il corretto funzionamento del dispositivo. Di contro, è invece molto più utile che sia l’amministrazione a dover fornire i certificati di omologazione e di taratura.
La multa per i controlli con l’etilometro
Ma a quanto ammonta la multa per i controlli con l’etilometro nel caso in cui la sanzione sia valida e non sia contestabile positivamente?
Il Codice della Strada traccia tre diversi livelli sanzionatori:
- tra 0,5 e 0,8 grammi di alcol per litro di sangue è prevista la sanzione amministrativa da 532 a 2.127 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi
- tra 0,8 e 1,5 grammi di alcol per litro di sangue è prevista la sanzione amministrativa da 800 a 3.200 euro e l’arresto fino a 6 mesi e la sospensione della patente da 6 mesi a 7 anni
- oltre 1,5 grammi di alcol per litro di sangue è prevista la sanzione amministrativa da 1.500 a 6.000 euro e l’arresto da 6 mesi a 1 anno, la sospensione della patente da 1 a 2 anni, il sequestro del mezzo e la sua confisca.
Attenzione, però. Le regole di cui sopra non valgono per i neopatentati, intendendo per tali coloro che hanno conseguito la patente da meno di tre anni. In questo caso non sono previste soglie e la sanzione amministrativa è sempre compresa tra 155 e 524 euro, con l’importo che raddoppia nel caso in cui il neopatentato abbia provocato un incidente stradale mentre era al volante dell’auto.