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Girare in pista, cosa controllare sulla propria moto

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Da tempo i motori hanno ricominciato a rombare nei paddock. I meccanici corrono frenetici per gli ultimi ritocchi e i piloti cercano di aggiustare i dettagli. Prima dell’inizio della giornata la tensione è alta.

Anche se non sono proprio un pilota, ogni anno alla prima uscita in circuito con la mia moto sento comunque le farfalle nello stomaco. Il rumore, tutto attorno, mi aiuta a gestirle fino al semaforo verde. Poi metto finalmente le ruote in pista e mi calmo. Godo del momento e dell’allegria intorno a me.

Se non che anche quest’anno è già calato quel silenzio assordante che spazza la pista e il paddock dopo una bandiera rossa. Quel silenzio che porta via anche il cinguettio degli uccellini e ferma il respiro. E ti scarica addosso un brivido che risale lungo la schiena. È successo di nuovo.

C’è stato un incidente e qualcuno non si è rialzato, non lo farà mai più. Solo colpa del destino? Pochi giorni di divertimento e siamo costretti a fare i conti con il dolore. L’ultimo incidente si è portato via un pilota del Trofeo Italiano Amatori. La tragedia è stata innescata dalla rottura della catena di una delle moto in gara; il resto è cronaca che qui non serve ricordare.

Tutti siamo consapevoli che è impossibile annullare il rischio nel nostro sport, ma è un dovere lavorare al meglio per ridurlo al minimo. Non è solo colpa del destino. Ci sono operazioni di controllo e manutenzione che dobbiamo portare a termine scrupolosamente prima dell’inizio della stagione. Alcune vanno ripetute ad ogni uscita.

Cosa preparare per un track day in sicurezza

Faremo insieme un elenco degli interventi e dei controlli da attuare sulla propria moto per una prima uscita fatta in sicurezza. Con la certezza di avere una moto al massimo della forma potremo concentrarci sulla guida, per togliere la ruggine che ogni pilota amatoriale si trascina dall’inverno.

È necessario controllare sospensioni, gomme, freni, organi di trasmissione, serraggi, leveraggi e batteria. L’olio motore fresco, poi, non è mai una cattiva idea. Prima di procedere con tutto il resto controlliamo che non ci siano perdite di olio o di refrigerante, verifichiamo i livelli di tutti i liquidi.

Sospensioni

Le sospensioni, tarate a dovere e ben mantenute, sono fondamentali per la sicurezza e anche per battere quel maledetto cronometro che ci fa sudare sette camice. Pulizia è la parola d’ordine per conservare a dovere gli steli forcella e il monoammortizzatore. L’assenza di sedimenti sugli organi di scorrimento allunga la vita di paraoli e parapolvere.

Ricordate inoltre, almeno ogni due anni, di affidare le vostre sospensioni a dei professionisti per una revisione accurata: l’olio delle forcelle invecchia rapidamente per colpa delle sollecitazioni, rendendole cedevoli e poco precise.

Pneumatici

Messa in ordine la ciclistica, prendetevi cura delle gomme. Non utilizzate pneumatici con troppi anni, potete verificarne l’anno di produzione nel riquadro stampato sulla spalla. Siate prudenti per quanto riguarda l’usura: non aspettate di raggiungere il testimone per cambiare treno di gomme, potreste incappare in un calo improvviso delle prestazioni che vi costerebbe caro. Anche la pressione è importante, va fatta sempre a caldo. Fatevi istruire sui dati corretti dai vostri tecnici di fiducia. Inoltre se utilizzate le slick non può mancare un set di termocoperte.

Se non le avete, e usate pneumatici stradali, mettete in conto due giri di riscaldamento tenendo presente che a riscaldare la mescola sono soprattutto frenate ed accelerazioni, procedere a zig zag sui rettilinei non paga ed è pericoloso.

Freni

Per quanto riguarda i freni, controllate lo stato di usura di dischi e pastiglie. Verificate che non ci siano perdite e fate fare un cambio olio, con conseguente spurgo, al massimo ogni anno. Se la vostra moto ha cinque anni, o più, sarebbe prudente procedere anche a una revisione della pompa freno per assicurarne la massima prestazione.

Catena, pignone e corona

La catena, il pignone e la corona vanno sempre sostituiti in blocco. Pulite e lubrificate la catena prima di ogni uscita. Se notate che le maglie della catena perdono elasticità fra loro, scorrono a fatica, o presentano ruggine, sostituite tutto il gruppo trasmissione. Monitorate sempre l’ usura dei denti di pignone e corona.

Un kit trasmissione rovinato non solo è pericoloso, ma riduce le prestazioni. Non dimenticate poi di scegliere i rapporti giusti in base al tracciato che dovete affrontare. Controllate prima di ogni uscita il serraggio di tutte le viti, talvolta può capitare che le vibrazioni le facciano allentare. Pulite bene i leveraggi di cambio e freni.

Batteria

Ultima, ma solo per ordine, la batteria: tenete sotto controllo lo stato di carica durante i lunghi periodi di inutilizzo servendovi di un mantenitore. Sostituitela ogni tre o quattro anni, prima che vi tradisca: le batterie hanno il brutto vizio di abbandonarci sul più bello e senza avvisare. Un giorno si stancano, non sentono più ragioni e rovinano i vostri piani.

Tuta e casco

Se la moto è preparata e configurata a dovere date uno sguardo al vostro abbigliamento. Non trascurate mai la pelle di tuta e guanti tenetela pulita e morbida; un buon cavaliere lucida sempre la sua armatura. Non risparmiate sulla sicurezza, appena possibile dotatevi di una tuta con airbag. La benedirete in caso di caduta poiché vi risparmierà un sacco di traumi e ammaccature. Inoltre accertatevi che non ci siano strappi e che le cuciture siano salde.

Il casco va cambiato al massimo ogni cinque anni. Quando lo acquistate cercate sempre quelli con omologazione ECE e, possibilmente, FIM. Questi modelli rispondono ai più alti standard di sicurezza e, con sistemi di sgancio specifici, semplificano il lavoro ai soccorritori.

Il paraschiena è obbligatorio per girare in pista e controlleranno che lo indossiate ad ogni accesso in pit-lane. È consigliabile indossare anche un parapetto. Con la certezza che tutto è in ordine ed è stato preparato al meglio sarete più performanti. Non resta che attendere di veder sventolare la bandiera verde, poi giù in carena.

Occhio alle rotture

Se poi, nonostante tutte le cure, doveste incappare in un guasto spostatevi il più velocemente possibile fuori dalla traiettoria. Imboccate la via di fuga più vicina o fermatevi in sicurezza accanto alle barriere. Se vi sventolano bandiera nera significa che avete un guasto di cui non vi siete accorti, abbandonate subito il tracciato per non provocare incidenti. Con bandiera rossa moderate la velocità e raggiungete i box.

Sempre un occhio alla spia della riserva, rimanere senza carburante in pista è pericoloso e potrebbe rovinarvi il giro record. Di sicuro gli amici, se sono come i miei, rideranno di gusto della vostra sbadataggine.