Guida all’uso del trim: come regolare l’inclinazione del motore fuoribordo
Il trim è un pistone idraulico che agisce sulla posizione del motore variando l’angolo tra lo specchio di poppa e il gambo del fuoribordo. In questo modo si può adattare l’attrito dello scafo della barca con l’acqua, ottenendo un migliore assetto di navigazione.
Ma come funziona? E come possiamo regolare l’inclinazione in modo efficiente?
Cos’è il trim
Cominciamo con il definire il trim come un sistema elettroidraulico di regolazione dell’assetto, montato nei motori fuoribordo (generalmente, su quelli che hanno una potenza di almeno 20 CV).
Come abbiamo anticipato, la regolazione del trim permette di ridurre o aumentare l’attrito per ottenere un assetto ottimale di navigazione. In particolare, alzando l’elica, e tendendo a farla uscire dall’acqua, si diminuirà l’attrito perché l’imbarcazione finirà con il planare sull’acqua e aumentare la sua velocità, consumando meno carburante. Di contro, abbassando l’elica si finirà con il ricercare un maggiore attrito.
Come si può agire sul trim
Tramite il comando apposito, posizionato sulla monoleva, si può agire sul trim in due modi:
- positivamente: si alza l’elica facendola uscire dall’acqua e aumentando l’angolo tra lo specchio di poppa e il gambo del motore
- negativamente: si abbassa l’elica riducendo la distanza tra la stessa e lo scafo.
Nella prima ipotesi, la spinta del fuoribordo viene esercitata più in basso, con il risultato di alzare la prua. In altri termini, si riduce la parte immersa dello scafo e, dunque, l’attrito con l’acqua. L’imbarcazione tenderà a planare e aumentare la velocità, consumando meno carburante proprio grazie alla minore resistenza che il natante tenderà a incontrare durante la percorrenza in mare.
Se invece si agisce negativamente sul trim, allora si aumenterà la parte bagnata dello scafo: i consumi tenderanno ad aumentare e la velocità sarà ridotta proprio a causa della maggiore resistenza con l’acqua.
Come si usa il trim
Come abbiamo visto nelle righe che precedono, l’uso del trim è essenziale nel momento in cui si sceglie di portare lo scafo in planata. In questo caso è infatti fondamentale mantenere lo scafo completamente abbassato per permettere alla barca di ottenere la spinta necessaria per uscire dall’acqua.
Quando l’imbarcazione è in planata si può agire sul trim alzandolo fino a trovare l’assetto più corretto, tenendo in considerazione la quantità del carico presente in barca, le condizioni atmosferiche, la posizione e gli altri fattori che il conducente sarà in grado di valutare.
Come regolare la meglio il trim
Da quanto sopra dovrebbe essere chiara quale sia l’importanza del trim. Non sempre, tuttavia, è possibile regolarlo correttamente, con i neofiti delle imbarcazioni che di frequente compiono degli errori grossolani nella gestione di questo componente.
Un primo modo per rendersi conto se si sta regolando correttamente il trim è quello di dare uno sguardo alla scia creata dalla barca: se la scia è molto evidente e, magari, è accompagnata da uno sterzo piuttosto duro, probabilmente il trim sta agendo troppo negativamente e, in altri termini, l’elica è troppo immersa.
Se questa condizione è temporaneamente accettabile nel momento in cui si sta accelerando per entrare in planata, una volta raggiunta la velocità di crociera tali situazioni non devono presentarsi. Bisognerà pertanto agire positivamente sul trim alzandolo fino a trovare l’assetto corretto. La scia, subito dopo la poppa della barca, dovrà apparire appiattate dopo qualche metro.
L’errore opposto (ovvero, quando il trim sta agendo troppo positivamente) si può intercettare nel caso in cui l’elica dovesse andare in cavitazione, perdendo trazione e facendo rallentare la barca. Non è difficile rendersi conto di ciò, visto e considerato che quando il trim è troppo positivo si sentirà un forte rumore vicino all’elica, e alcune zone di vapore nell’acqua.