Importare un’auto dagli Stati Uniti: tutto quello che c’è da sapere
Ogni anno diversi italiani cercano di importare un’auto dagli Stati Uniti.
I motivi, si intende, possono essere i più disparati. A volte si ha l’impressione di fare un affare, mentre altre volte si ha la convinzione che sia l’unico modo conveniente per portare in Italia un veicolo made in USA introvabile nel nostro mercato.
Qualsiasi sia la motivazione che vi spinge a importare un veicolo dagli USA, la buona notizia è… che si può fare. Tuttavia, per effettuare un’importazione in modo corretto, al riparo da potenziali sgradite sorprese, bisogna procedere per gradi e valutare quale sia l’iter amministrativo che bisogna rispettare.
Cerchiamo di saperne di più, rispondendo a tutti i principali quesiti in materia.
Come immatricolare un’auto americana in Italia?
Come intuibile, per poter circolare legittimamente sulle strade italiane l’auto importata dagli USA deve essere immatricolata nel nostro Paese.
Per farlo sarà sufficiente condurre il mezzo presso la sede di competenza del Dipartimento dei Trasporti dove, dopo una serie di controlli, potranno essere ritirate le targhe italiane.
Durante la fase di immatricolazione è anche possibile che siano richiesti cambiamenti finalizzati all’omologazione, ovvero la necessità di apportare alcune modifiche al mezzo, finalizzate a garantire una circolazione sulle strade italiane in linea con la normativa vigente.
Per esempio, non tutti sanno che gli indicatori di direzione negli USA sono rossi, mentre in Italia sono giallo ambra (mentre ad essere rossi sono gli stop). A seconda del mezzo da importare le modifiche potrebbero essere molto limitate, o più invasive.
Quanto costa omologare una macchina americana?
Il costo di importazione dell’auto dagli Stati Uniti si compone di alcuni elementi di base, rappresentati da:
- Costi di spedizione del veicolo dagli Stati Uniti all’Italia: ci si può rivolgere a un’agenzia di spedizione specializzata in questo tipo di trasporti, che di norma ha il vantaggio di semplificare il calcolo degli oneri complessivi dell’operazione, includendo nelle proprie tariffe anche i dazi doganali e l’IVA. In linea di massima, il costo per il solo trasporto via mare oscilla tra i 2.000 e i 4.000 euro a seconda del porto di partenza. A questo costo bisogna poi aggiungere l’eventuale costo del trasporto interno verso il luogo in cui è fisicamente presente l’auto fino al porto più vicino.
- Imposta sul valore aggiunto (IVA): viene calcolata al 22% sulla somma determinata dal valore del veicolo, dai dazi doganali, dai noli marittimi e dalle spese di trasporto.
- Dazi doganali: ammontano a circa il 10% del valore della vettura, ma possono arrivare al 22% in caso di furgoni, camion o pick-up con aria di carico superiore al 50% della lunghezza del veicolo. Sono invece meno onerosi nel caso di motociclette di cilindrata fino a 250 cc (8%) e per le motociclette con cilindrata superiore a 250 cc (6%).
- Costi di immatricolazione: dipendono principalmente dal fatto che il proprio mezzo importato dagli USA sia o meno già in linea con le normative europee o richieda degli interventi per l’ottenimento dell’omologazione. Generalmente, i costi per l’immatricolazione di un’auto americana sono comunque piuttosto contenuti e, la netto delle modifiche richieste per l’omologazione, si aggirano intorno ai 100 euro, oltre al costo di rilascio delle targhe.
Come importare una macchina dagli Stati Uniti?
Per importare un’auto dagli Stati Uniti la strada privilegiata è certamente quella di domandare una consulenza alle agenzie specializzate in questo tipo di operazioni.
Esistono poi alcuni siti web piuttosto celebri nel compimento di tali transazioni, la cui consultazione ti permetterà di individuare alcune auto potenzialmente acquistabili, tra auto usate, d’epoca e altro ancora. Pensa, ad esempio, a carfax.com o cars.com, giusto per citare i più celebri.
Naturalmente, rivolgersi a un operatore specializzato permetterà di aggirare alcuni dei principali ostacoli che l’importatore deve fronteggiare nel momento in cui intende acquistare un’auto americana, come:
- L’impossibilità di visionare il veicolo per valutare al meglio le condizioni prima dell’acquisto
- La lettura completa e consapevole delle clausole di acquisto, che spesso non sono tradotte in italiano
- La gestione della spedizione del veicolo
- Il corretto calcolo dei dazi doganali e delle imposte, che variano sulla base della tipologia del veicolo
- L’aggiornamento sulle normative europee per l’omologazione e l’immatricolazione dei veicoli.
Importare un’auto dagli USA: come riconoscere le truffe
Come abbiamo ricordato nell’ultimo paragrafo esistono diversi ostacoli che impediscono all’importatore di condurre con piena serenità l’operazione di acquisto e trasporto di un’auto in Italia.
Ciò premesso, e ricordato che è sempre più conveniente rivolgersi ad un’agenzia specializzata in questo genere di operazioni per saperne di più e fruire di una consulenza qualificata, ci sono alcune “spie” che dovrebbero accendersi per invitare a una maggiore cautela nel momento in cui ci si avvicina al compimento di un’importazione di auto dagli USA.
In particolar modo, non è raro che le auto che hanno subito incidenti gravi negli Stati Uniti siano oggetto di un’importazione in Europa, con riparazione in Paesi con costi di manodopera bassi e, quindi, reimmissione nel mercato a prezzi piuttosto bassi.
Ricorda che negli USA quando un veicolo viene coinvolto in un incidente particolarmente grave deve essere radiato dal locale Dipartimento dei Trasporti, ricevendo un’attestazione che – di fatto – ne preclude qualsiasi tipo di circolazione sulle strade americane. Di fatto, si tratta di una vera e propria radiazione che obbliga il proprietario a procedere alla vendita per ricambi o all’esportazione.
Ebbene, è tutto regolare. Le autorità europee non limitano infatti l’importazione di veicoli incidenti che, di fatti, vengono acquistati da operatori locali a prezzi molto bassi, riparati – spesso frettolosamente e in strutture non specializzate – e poi reimmesse sul mercato.
Attenzione, pertanto, a richiedere sempre dei dati certificati di provenienza del veicolo e diffidare dalle offerte troppo “stracciate”.
Per saperne di più su questo argomento consigliamo tutti i nostri lettori di leggere il nostro articolo su Importazione auto dall’estero: una guida rapida per non sbagliare.