In moto in Europa? Occhio alle regole negli altri Paesi
Con l’arrivo dell’estate si moltiplicano anche i viaggi on the road. Chi non si limita a esplorare il Bel Paese si troverà ad affrontare legislazioni diverse dalla nostra. Talvolta anche molto. Questo vale soprattutto per chi viaggia in moto. Per questo cerchiamo di elencare cosa occorre avere con sé durante i nostri viaggi su due ruote in ogni nazione europea.
Quali sono i limiti di velocità all’estero?
In alcuni Paesi, per la precisione in sette, ci sono limiti diversi per auto e per moto. E quelli per le moto sono inferioriori. Queste nazioni sono Bulgaria, Grecia, Lituania, Russia, Turchia, Ucraina e Bielorussia. Per esempio in Bulgaria le motociclette possono arrivare al massimo a 100 km/h in autostrada, mentre le auto hanno il limite a 130 km/h. Nel caso vogliate farvi un’idea quando vi costerebbe sgarrare, ne abbiamo parlato qui.
Serve un kit di pronto soccorso?
In Albania, Montenegro, Austria, Russia, Serbia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ucraina e Ungheria la risposta è sì, il motociclista deve portare con sé un kit di pronto soccorso. In Lettonia solo sui sidecar.
Serve un giubbotto di sicurezza?
Il giubbotto di sicurezza è obbligatorio in Francia, Lituania, Lussemburgo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria.
Devo indossare un giubbotto di sicurezza?
Bisogna indossare una pettorina ad alta visibilità quando si scende dalla motocicletta a causa di un guasto o un incidente in Belgio, Bosnia/Erzegovina, Bulgaria, Francia, Islanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Montenegro, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Repubblica Ceca e Ungheria. In Finlandia l’obbligo si estende anche agli eventuali passeggeri.
Devo avere il triangolo di emergenza sulla moto?
In Danimarca, Finlandia, Islanda, Russia, Svezia, Ucraina e Malta il triangolo d’emergenza fa parte dell’equipaggiamento obbligatorio per tutti i motociclisti. In Ungheria è obbligatorio solo sulle moto con sidecar.
Devo portare delle lampade di scorta?
In Francia e Croazia le lampadine di ricambio devono essere trasportate sulla moto a meno che questa non sia dotata di fari allo xeno o a LED. Quando si viaggia in Ungheria, Macedonia e Kosovo è consigliato portare con sé delle lampade di riserva.
Serve il tagliano assicurativo?
Il tagliando che testimonia l’avvenuta assicurazione della moto è obbligatorio in Albania, Bosnia/Erzegovina, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Montenegro (qui la validità deve essere indicata sulla tessera), Romania e Ucraina. In Armenia, oltre alla copertura assicurativa internazionale per la responsabilità civile, potrebbe essere richiesta anche un’assicurazione aggiuntiva valida per l’Armenia.
Che abbigliamento devo indossare?
In Francia, motociclisti e passeggeri devono indossare i guanti. Questi devono essere conformi a una norma CE e contenere il marchio CE. In Francia sono obbligatori anche i riflettori sul casco. In Belgio i motociclisti devono indossare guanti, giacca a maniche lunghe, pantaloni lunghi o tute e stivali o stivaletti che arrivino sopra alle caviglie. La violazione del regolamento da parte degli stranieri di solito non viene punita ma tollerata.
Che casco serve?
Nella maggior parte dei paesi, i motociclisti devono indossare un casco conforme alla norma ECE 22. Si tratta di uno standard di test costantemente aggiornato che definisce caratteristiche uniformi per i caschi protettivi per ciò che riguarda la resilienza del sottogola, la durata e l’assorbimento degli urti. Puoi capire se il tuo casco soddisfa questa normativa guardando la fodera o il cinturino sottogola: se vedi una “E” cerchaita e un numero di prova accanto che inizia con le cifre “05”, il casco soddisfa questo standard.
I paesi in cui è necessario indossare un casco conforme allo standard ECE 22 sono: Albania, Belgio, Bosnia/Erzegovina, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Croazia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Montenegro, Paesi Bassi , Norvegia, Austria, Polonia, Portogallo, Irlanda, Romania, Svezia, Svizzera, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Repubblica Ceca, Ungheria, Gran Bretagna e Irlanda del Nord.