Le tipologie di Boe
Le boe sono oggetti galleggianti, di norma ancorati in un determinato punto per evitare la loro deriva a causa del moto ondoso, utilizzate tipicamente per scopi di segnalazione o di ormeggio.
In questo approfondimento cercheremo di comprendere quali siano le principali tipologie di boe oggi utilizzabili in ambito marittimo, per poi soffermarci su quelle più comuni, prevalentemente utilizzate per la segnalazione delle attività dei sub.
I tipi di boe
Come ben noto a tutti coloro i quali hanno un po’ di esperienza sull’acqua, esistono numerosi tipi di boe.
La c.d. boa portuale, per esempio, è utilizzata per definire le aree per il transito marittimo all’interno del porto e facilitare la navigazione o in condizioni di scarsa luminosità grazie ai segnali luminosi. Permettono di migliorare la propria visibilità e lanciare segnali di allerta, invece, le boette fumogene e le boette luminose che rientrano nella dotazione di bordo di sicurezza dei natanti.
In alcuni casi la boa può svolgere funzioni di ormeggio: è il caso delle boe di ormeggio utilizzate per ancorare le imbarcazioni in quei tratti di mare in cui non è consentito l’ancoraggio, così come il gavitello, una boa a doppio cono che viene usata per ormeggiare piccoli natanti a poche decine di metri dalla riva. Spesso il gavitello è anche utilizzato per delineare le aree di sicurezza: si pensi a quelli che sono posti davanti agli stabilimenti balneari per delimitare le zone in cui i bagnanti possono entrare senza rischi.
Le boe da sub
Un cenno più approfondito è certamente attribuibile alle boe da sub, strumenti fondamentali per garantire la propria sicurezza e quella degli altri utenti del mare. Ricordiamo infatti che per immergersi è fondamentale segnalare la propria presenza con una boa che abbia una bandiera rossa con striscia bianca diagonale, visibile da almeno 300 metri.
A quel punto, così segnalata, chiunque vedrà la boa saprà che il subacqueo potrebbe agire in un raggio d’azione che deve essere entro i 50 metri dalla verticale del galleggiante di segnalazione.
Proprio per la sua importanza, la boa del sub deve essere solida, con un galleggiante che deve sorreggere la staffa e la bandiera senza ribaltarsi, anche in caso di moto ondoso evidente.
Per quanto concerne le sue tipologie tecniche, in commercio è generalmente possibile acquistare almeno due diverse boe per sub:
- la tradizionale boa tonda, che è il modello più diffuso tra chi fa attività subacquee, facilmente allestibile
- la boa torpedo a siluro, che ne facilita il traino (spesso fastidioso per il subacqueo) e dunque utile soprattutto in caso di attività di pesca d’agguato.
Le boe per il nuoto in acque libere
Svolge una funzione simile la boa per il nuoto in acque libere. In questo caso ci troviamo dinanzi a un galleggiante gonfiabile attaccato alla cintura, trascinato dietro di sé mentre si nuota. La boa – contrariamente a quanto si potrebbe pensare – non rallenta, poiché il galleggiante sfrutta i vortici creati dai movimenti di acqua intorno al nuotatore muovendosi al di sopra di essi e riducendo l’attrito.
Si tratta pertanto di una boa molto pratica che assolve a un requisito di sicurezza piuttosto importante per il nuotatore, permettendo di rendersi visibile anche a grandi distanze. Inoltre, le boe più moderne dispongono di uno scomparto in cui il nuotatore in acque libere potrà riporre gli oggetti che non vuole lasciare incustoditi sulla spiaggia.