Presti l’auto a tuo figlio? Stai rischiando una multa grossa così: i Carabinieri ti stangano vivo
Attenzione a prestare la macchina a tuo figlio o al fidato i amici o parenti. Ecco cosa si rischia: una multa grossa così e non solo.
Bisogna attendere ancora un po’. Non molto. Poi il tanto nuovo quanto chiacchierato Codice della Strada passerà lo sbarramento al Senato (c’è già il sì della Camera) e diventerà legge, con tutto ciò che ne consegue. È in arrivo un cambiamento per certi versi radicale.
Niente più autovelox nei centri abitati dove il limite massimo è 50 chilometri orari, forti inasprimenti della pena nei confronti del conducente che guida con uno smartphone in mano (multe che possono arrivare fino a superare i mille euro).
In caso di recidiva oltre il danno economico anche quello a livello di punteggio relativo alla patente, con la decurtazione fino a 10 punti. Sarà anche introdotta una sospensione a tempo della patente per chi viene sorpreso a guidare mentre parla al telefono. Se i punti rimasti sono meno di 10, la patente potrebbe essere tolta fino a 15 giorni. E ancora.
Norme ancora più restrittive per coloro che verranno trovati in una guida in stato di ebbrezza o peggio ancora sotto sostanza stupefacenti: si rischia la revoca della patente e la sospensione di tre anni: per tutto ciò basterà risultare positivo ai test.
Potere e responsabilità
Aspettando l’imminente Codice della Strada, si deve far riferimento a quello vecchio, quindi particolare attenzione a prestita la macchina di cui sei l’intestatario. Hai il potere di farlo, non c’è nessun articolo del Codice Stradale che lo vieti espressamente.
Ma da un grande potere, derivano grandi responsabilità. L’immediata conseguenza di un articolo esistente nel Codice della Strada l’articolo 94, comma 4-bis, per la precisazione, che regolamenta e differenzia il “prestito” di un’auto, tra una tantum e un uso continuativo del mezzo a motore.
Il gioco vale la candela?
Nel primo caso non devi fare assolutamente nulla se non accollarti tutti i rischi nel momento in cui hai prestato la macchina a qualcosa che ha commesso infrazioni: paghi te multe o sinistri, a prescindere se poi ti farai ridare i saldi. Scegliete voi se il gioco vale la candela.
Nel secondo caso, invece va fatto un distinguo. È possibile guidare l’auto di un altro soggetto senza incorrere in sanzioni, ma se i soggetti non risultino essere conviventi, oltre i 30 giorni di “prestito” scatta l’utilizzo continuativo e prolungato ed è obbligatorio segnare il nome dell’altro conducente sulla carta di circolazione del mezzo: la multa va da un minimo 728 a un massimo di 3.636 euro, una bella stangata. Anche per le auto aziendali, sei si supera il periodo di 30 giorni consecutivi, bisogna modificare le intestazioni dei documenti di circolazione, comunicando i dati alla Motorizzazione.