Quali sono le agevolazioni fiscali per le auto aziendali elettriche?
Uno dei tasselli fondamentali della transizione ecologica è rappresentato dal passaggio delle auto aziendali all’elettrico: un modo utile alle imprese e ai professionisti per poter conseguire diversi vantaggi economici e sostenibili, ulteriormente accentuati dalla presenza di alcuni incentivi fiscali attualmente in vigore.
Ma quali sono i principali?
Bonus auto aziendali e installazione di infrastrutture di ricarica
In primo luogo, ricordiamo come la Legge di Bilancio 2022 abbia prorogato fino al 2024 il bonus per le colonnine auto elettriche: introdotto dal Ministero per la Transizione Ecologica, il benefit mette a disposizione 90 milioni di euro di risorse per intervenire a supportare le operazioni di acquisto e installazione di colonnine e infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, coprendo le spese fino al 40% mediante un contributo in conto capitale.
Tra le spese agevolabili figurano l’installazione di colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili correlate e gli impianti di monitoraggio. Di contro, i costi per la connessione alla rete elettrica e di connessione sono supportabili fino a un massimale del 10%, così come è del 10% il limite di intervento per i costi progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.
Ricordiamo anche che per poter avere accesso agli incentivi le imprese devono rispettare i seguenti requisiti:
- sede in Italia
- risultare attive al momento della domanda
- iscrizione al Registro delle Imprese, con iscrizione Ines e Inail e posizione contributiva regolare
- non aver richiesto altri contributi pubblici per investimenti contenuti nello stesso decreto del MiTE.
Per quanto poi concerne l’entità degli incentivi, molto dipende dal tipo di punto di ricarica installato:
- per le infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22 kW, gli incentivi sono pari a 2.500 euro per ogni dispositivo (wallbox con un solo punto di ricarica) e 8.000 euro per colonnine con due punti di ricarica
- per le infrastrutture di ricarica in corrente continua, gli incentivi sono pari a 1.000 euro/kW fino a 50 kW, 50.000 euro per le colonnine in grado di erogare tra i 50 e i 100 kW e 75.000 euro per singola colonnina oltre 100 kW.
Ricordiamo anche che potrebbe essere conveniente valutare se ricondurre l’installazione delle infrastrutture dedicate alla ricarica dei veicoli elettrici all’interno del Superbonus.
Auto elettriche aziendali: vantaggi offerti delle case automobilistiche
Fin qui, il beneficio rappresentato dall’installazione di infrastrutture necessari per la ricarica delle auto elettriche. Ma che dire dei vantaggi diretti proprio all’acquisto delle quattro ruote ecologiche?
Effettivamente, non sfugge come uno dei principali ostacoli all’adozione di vetture elettriche in ambito aziendale (e non solo) sia costituito proprio dall’alto costo che è necessario fronteggiare per acquistare un’auto elettrica.
È anche per questo motivo che gli imprenditori stanno adottando con sempre crescente soddisfazione delle formule alternative all’acquisto, come il noleggio a lungo termine o il leasing.
Se tuttavia si desidera puntare all’acquisto dell’auto elettrica aziendale, potrebbe essere utile verificare quali siano gli incentivi a disposizione presso il concessionario o la casa produttrice di proprio riferimento.
Incentivi auto elettriche 2023
Il decreto legge n. 17/2022 ha stanziato 700 milioni di euro per il 2022 e 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030 per supportare la riconversione ecologica dell’industria automobilistica. Dei fondi stanziati, la maggior parte si concentrano proprio sull’acquisto di auto elettriche (fascia 0-20 g/km di CO2) e sull’acquisto di auto ibride plug-in (fascia 21-60 g/km di CO2). Inoltre, il 5% degli importi per auto elettriche e ibride plug-in sono riservati agli acquisti effettuati dalle persone giuridiche per le attività di car sharing o per le attività di autonoleggio con finalità commerciali.
Ciò detto, lo schema degli incentivi auto elettriche 2023 previsto per la generalità dei contribuenti (pertanto, non ci riferiamo in maniera diretta alle aziende) è il seguente:
- 5.000 euro con rottamazione e 3.000 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 0-20 g/km (auto elettriche)
- 4.000 euro con rottamazione e 2.000 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 21-60 g/km (auto ibride plug-in)
- 2.000 euro solo con rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 61-135 g/km (auto full/mild hybrid, benzina, diesel, metano, gpl). I fondi 2023 per questa classe di vetture sarebbero però già finiti.
È inoltre previsto un tetto massimo di spesa:
- il prezzo delle auto elettriche e ICE nella fascia 0-20 g/km e 61-135 g/km deve essere pari o inferiore a 35.000 euro IVA, IPT e messa su strada escluse
- il prezzo delle auto ibride plug-in nella fascia 21-60 g/km deve essere pari o inferiore a 45.000 euro IVA, IPT e messa su strada escluse.
Per quanto riguarda invece i veicoli rottamabili, sono compresi nel beneficio tutte le autovetture con classe di emissione inferiore a Euro 5, a prescindere dalla data di immatricolazione.
Incentivi auto 2023 per società di car sharing e autonoleggio
Regole un po’ diverse valgono per i fondi stanziati per le società di car sharing e di autonoleggio con finalità commerciali. Queste hanno infatti accesso agli incentivi auto 2023, ma possono acquistare solamente autoveicoli fino a 60 g/km di CO2, cioè elettrici e plug-in.
Il contributo sarà pari a:
- 2.500 euro con rottamazione di un’auto Euro 0, 1, 2, 3 o 4 e 1.500 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 0-20 g/km
- 2.000 euro con rottamazione di un’auto Euro 0, 1, 2, 3 o 4 e 1.000 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 21-60 g/km.
Incentivi auto 2023 per veicoli commerciali
Altri contributi sono previsti per le piccole e medie imprese che esercitano l’attività di trasporto di merci in conto proprio o in conto terzi. Anche tali organizzazioni potranno infatti beneficiare di incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2, nuovi di fabbrica e ad alimentazione esclusivamente elettrica.
Il contributo è concesso con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 4, in questa misura:
- 4.000 euro per l’acquisto di veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate
- 6.000 euro per i veicoli N1 superiori a 1,5 tonnellate e fino a 3,5 tonnellate
- 12.000 euro per i veicoli N2 da 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate
- 14.000 euro per i veicoli N2 superiori a 7 tonnellate e fino a 12 tonnellate.