Quali sono le norme che regolano la precedenza tra veicoli
Il Codice della Strada, all’art. 145, disciplina in maniera puntuale la precedenza tra veicoli. Ma che cosa dice la norma? Come interpretarla in maniera chiara e corretta?
Precedenza tra veicoli: cosa dice il Codice della Strada
L’art. 145 del Codice della Strada esordisce con un invito generale, sancendo che i conducenti che si approssimano a una intersezione devono usare la massima prudenza al fine di evitare incidente. Di qui, il consiglio di rallentare e controllare l’ambiente circostante, anche nei casi in cui si sia convinti di avere la precedenza sugli altri.
Ciò premesso, il secondo comma è chiaro nell’evidenziare che quando due veicoli stanno per impegnare una intersezione, o laddove le loro traiettorie siano comunque per intersecarsi, si ha l’obbligo di dare la precedenza a chi proviene da destra, salvo che non vi sia una diversa segnalazione.
Non mancano, evidentemente, le eccezioni. Per esempio, il terzo comma dell’art. 145 CdS afferma che negli attraversamenti di linee ferroviarie e tranviarie, i conducenti hanno l’obbligo di dare la precedenza ai veicoli che circolano su rotaie, salvo diversa segnalazione. Ancora, i conducenti degli altri veicoli hanno l’obbligo di dare la precedenza ai velocipedi che transitano su strade urbane ciclabili o vi si immettono, anche da luogo non soggetto a pubblico passaggio.
Come comportarsi agli incroci
Ancora, il Codice della Strada afferma che i conducenti sono tenuti a fermarsi in corrispondenza della striscia di arresto prima di immettersi nella intersezione, se la prescrizione è resa nota con apposito segnale. In altri termini, in presenza di stop, anche se si ha la precedenza, ci si deve comunque fermare in prossimità dell’incrocio.
Cosa fare se ci si immette da luogo privato
Nel caso in cui si arrivi sulla strada da luogo non soggetto a pubblico passaggio, il conducente ha l’obbligo di arrestarsi prima dell’immissione in strada, dando la precedenza a chi già circola in essa. E’ il caso comune di chi si immette sulla strada pubblica provenendo da strada privata, da garage o altro luogo in cui comunque non vi è transito pubblico.
Le multe per la violazione degli obblighi di precedenza
Fatta salva la breve sintesi di cui sopra, il comma 10 dell’art. 145 CdS afferma che chiunque viola le disposizioni è soggetto a una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 167 euro a 665 euro.
Se però lo stesso soggetto è in corso, in un periodo di due anni, nelle stesse violazioni di cui all’art. 145 CdS per almeno due volte, all’ultima infrazione consegue anche la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi.