Sorpassare in barca? Le regole da sapere
Sorpassare in barca è un’attività lecita ma, così come avviene su strada tra due comuni auto, è un’azione soggetta a regole di cautela ben precisa e norme della nautica che sarebbe opportuno conoscere.
Riepiloghiamo quali sono le principali norme del sorpasso in barca e come comportarci in sicurezza.
Le regole del sorpasso in barca
Ancora prima di comprendere quali siano le norme del sorpasso in barca è bene considerare che ci sono alcune regole di buon senso sottostanti, che in parte sono intuibili poiché comuni a quelle del sorpasso tra due auto.
In particolare, l’obiettivo del natante dovrebbe essere quello di effettuare l’operazione di sorpasso in una condizione di sicurezza massima in ogni momento della manovra, per sé e per le altre imbarcazioni.
Al fine di assicurare questo elevato standard di sicurezza, la prima regola da seguire è quella che la barca che raggiunge, arrivando dalle retrovie e che intende effettuare il sorpasso, dovrà osservare con attenzione i movimenti della barca che sarà sorpassata al fine di comprendere se ci siano dei segnali che potrebbero lasciar intendere un cambio di rotta o un altro comportamento che potrebbe mettere a rischio la manovra di sorpasso.
Si tenga anche conto che la barca che potrebbe subire il sorpasso non ha alcun obbligo specifico nei confronti della barca che sta provando il sorpasso, eccezion fatta per le regole che dovrà seguire nel momento in cui la manovra è già iniziata, ovvero fino a quando l’imbarcazione che segue ha raggiunto al traverso di poppa.
In altri termini, è la barca che raggiunge a doversi preoccupare di imbastire la manovra di sorpasso in modo sicuro: l’imbarcazione che viene sorpassata dovrà limitarsi ad agevolare la manovra nel momento in cui viene intrapresa, riducendo eventualmente la velocità e facendo posto per il passaggio dell’altra barca, soprattutto se non ci si trova in mare aperto ma in canali che non sono particolarmente larghi.
Per quanto concerne invece il lato del sorpasso in barca, si può procedere sia a babordo che a tribordo, anche se la prassi nei canali stretti è quella di sorpassare a babordo.
Come segnalare il sorpasso?
Molte persone si chiedono in che modo il natante che intende effettuare il sorpasso possa segnalarlo. Ci sono dei segnali acustici utili per questo scopo?
Effettivamente, la barca raggiungente che intende effettuare la manovra di sorpasso può attivare dei segnali acustici che hanno come obiettivo quello di rendere l’attività ancora più sicura. Si tratta di una norma di navigazione che è bene conoscere, anche se nella maggior parte dei casi, soprattutto in mare aperto, quando c’è la possibilità di effettuare il sorpasso in completa sicurezza, i sorpassi tendono ad essere effettuati senza l’uso di segnalatori acustici.
In altri casi, invece, l’utilizzo dei segnali acustici sarà molto importante per procedere con la rammentata sicurezza: non solo attraverso i segnali acustici sarà possibile segnalare la propria presenza, ma sarà anche possibile segnalare da dove si intende sorpassare, considerato che due suoni lunghi seguiti da uno breve indicano che la barca vuole sorpassare a dritta e che due suoni lunghi seguiti da due suoni brevi indicano che la barca vuole sorpassare a sinistra.
Sempre attraverso i segnali acustici la barca che precede può fornire alcune utili informazioni: nel caso in cui ritenga che il sorpasso sia possibile solo a babordo emetterà un suono breve, se invece riterrà la manovra fattibile solo a tribordo emetterà due suoni brevi. Se invece la barca volesse indicare che in quel momento non è possibile effettuare alcun sorpasso, emetterà cinque brevi segnali acustici.
Le regole RIPAM
Giova infine ricordare che cosa suggeriscano le norme RIPAM (International Regulations to Prevent Collisions at Sea) nel caso in cui una barca che sta per essere sorpassata a babordo voglia effettuare una svolta in quella direzione. La regola 13 del RIPAM ci dice in questo caso che “qualsiasi nave che sorpassa un’altra nave deve deviare dalla rotta di quest’ultima”.
È sempre il RIPAM a rammentare che una barca deve considerarsi in sorpasso nel momento in cui si trova nel settore di 22,5 gradi a poppa del fascio della nave sorpassata. Dunque, la precedenza spetta alla barca raggiunta fino a quando la barca raggiungente non si troverà a prua della barca sorpassata.
Le regole di priorità
Concludiamo questo approfondimento rammentando brevemente quali siano le principali regole di priorità in mare:
- la barca a vela ha priorità sulla barca a motore. Il RIPAM dà la priorità alle barche a vela rispetto alle barche a motore, qualsiasi siano le dimensioni. La priorità viene persa dinanzi a una motonave con capacità di manovra limitata, come avviene con un rimorchiatore in azione, o in una zona di separazione del traffico, o se si tratta di un peschereccio in azione di pesca
- la barca che sorpassa un’altra deve evitare la collisione allontanandosi da essa. È di fatti sempre la barca più veloce – ovvero quella che sorpassa – che deve garantire la manovra di evitamento al fine di non disturbare la barca più lenta
- la barca a vela di dritta ha la priorità su una barca a vela di sinistra. È la regola 12 del RIPAM, secondo cui quando due barche a vela seguono una rotta di collisione, il riflesso giusto è quello di determinare su quali lati le barche a vela ricevono il vento.
- la barca a vela sottovento ha la priorità anche in virata. Se due barche a vela navigano sulla stessa mura è la barca a vela sottovento – quella che fa la rotta più vicina al vento – che ha la priorità.