Tipi di trazione a confronto: tutti i pro e i contro
Vi siete mai chiesti perché alcune auto abbiano la trazione anteriore, altre posteriore e in altre ancora la potenza e la coppia venga distribuita su tutte e quattro le ruote? Ogni tipo di trazione ha vantaggi e svantaggi e conoscere bene le differenze permette di scegliere la configurazione più adatta alle esigenze personali. Potrebbe trattarsi un argomento abbastanza banale per molti, ma siamo sicuri che i meno esperti potranno trovare delle informazioni interessanti che torneranno utili in futuro.
Quello che diremo vale per la maggior parte dei casi, ma ci possono essere delle eccezioni. Infatti le tecnologie più moderne, i propulsori ibridi ed elettrici e i materiali più avanzati possono modificare in qualche modo queste configurazioni.
Trazione anteriore (FWD)
È decisamente il tipo di trazione più comune oggi sul mercato, quantomeno in Europa. Motore e cambio si trovano entrambi nella parte anteriore, solitamente montati trasversalmente alla vettura, e tutta la potenza viene trasmessa alle ruote anteriori, come suggerisce il nome.
Pro
Prima di tutto è una soluzione economica e per questo viene adottata da praticamente tutte le auto dei segmenti inferiori. Non manda la potenza all’asse posteriore quindi non c’è bisogno di avere l’albero di trasmissione al di sotto dell’auto. Per questo non si ha un grande tunnel di trasmissione e un differenziale posteriore che si solito toglie spazio a passeggeri e bagagli.
Questo tipo di trazione è buono durante l’inverno, perché il peso del motore influisce proprio sulle ruote motrici, che così hanno più aderenza sulle strade innevate.
Inoltre, visto che la trasmissione è corta, la perdita di potenza è minore e si ottiene una migliore efficienza, che si traduce in un minor consumo di carburante. Anche la manutenzione è leggermente più economica.
Contro
Prima di tutto, nei veicoli a trazione anteriore, le ruote davanti sono sottoposte a molto stress perché devono ricevere la potenza del motore, far girare l’auto e smorzare le irregolarità della strada. Ciò combinato al peso sbilanciato verso l’anteriore, porta a una scarsa manovrabilità.
Il raggio di sterzata tende ad aumentare perché l’angolo di sterzata delle ruote è minore a causa di tutte le parti meccaniche ammassate in un unico punto. E pure l’accelerazione sarà più scarsa, perché il baricentro della vettura si sposterà verso il retrotreno dove non viene trasmessa la potenza, quindi le ruote anteriori perderanno aderenza.
Oltre alla scarsa accelerazione, il grande problema di questo tipo di vetture è il sottosterzo, cioè la tendenza dell’auto di non curvare correttamente quando si gira il volante. Questo accade perché alle alte velocità tutta l’inerzia della massa concentrata sull’anteriore è troppo grande per essere gestita dalle sole ruote anteriori. Non sono così in grado di trattenere il peso e puntarlo nella direzione di marcia desiderata, perdono aderenza e rendono la curva più larga di quanto desiderato.
Trazione posteriore (RWD)
Come suggerisce il nome, il motore si trova nella parte anteriore e la potenza viene inviata alle ruote posteriori tramite un albero di trasmissione e un differenziale proprio al centro dell’asse. È la classica configurazione che di solito viene utilizzato sulle auto sportive e di lusso.
Pro
Innanzitutto questo tipo di trazione permette agli ingegneri di giocare con la distribuzione dei pesi, dal momento che alcune vetture hanno anche la combinazione cambio/differenziale posteriori, nota anche come transaxle.
Poiché le ruote anteriori hanno meno peso da gestire e il vano motore non è così ingombrante, possono sterzare di più e possono portare l’auto sulla traiettoria desiderata più velocemente. Risolve quindi i problemi della trazione anteriore: raggio di sterzata minore, migliore curva e accelerazione.
Contro
Considerando che c’è bisogno di un albero e di un tunnel di trasmissione che percorre la lunghezza dell’auto, il peso è maggiore. Questo e un maggior numero di componenti si traducono in una perdita di potenza, una minore efficienza e un maggiore consumo di carburante. Se ciò non bastasse, il maggior numero di componenti aumenta anche il costo finale dell’auto.
Si ha anche meno spazio per passeggeri e bagagli, a causa del già citato tunnel di trasmissione e al differenziale nella parte posteriore su cui si trova il bagagliaio. Inoltre, visto che c’è meno peso che spinge sulle ruote posteriori, è più facile che queste perdano aderenza sulle strade innevate, rendendo più difficile l’accelerazione.
Infine, lo stesso squilibrio farà muovere di più il retrotreno rendendo la vettura sovrasterzante. È un comportamento sicuramente pericoloso, ma con l’applicazione del giusto controsterzo può anche diventare divertente trasformando la sbandata in una derapata controllata.
Quattro ruote motrici (4WD)
Questo sistema viene utilizzato generalmente da fuoristrada duri e puri, che necessitano sempre della massima trazione. La maggior parte di loro funzionerà come veicoli a trazione posteriore con una scatola di trasferimento che suddivide la potenza anche sulle ruote anteriori. Alcuni veicoli possono essere 4WD permanenti, il che significa che tutte le ruote ricevono in ogni momento la stessa quantità di potenza inviata a ciascun asse.
Pro
Con le auto 4×4, strade scivolose e fuoristrada non saranno più un problema perché si potrà sfruttare tutta la potenza disponibile senza che le ruote slittino. Per questo motivo anche l’accelerazione ottiene un grande vantaggio.
Contro
Qui il peso gioca un ruolo importante poiché spono necessari due seti di assali con due differenziali e la scatola di trasferimento aggiuntiva. La complessità del sistema si traduce in perdita di potenza, diminuzione dell’efficienza e aumento dei consumi.
Queste vetture possono essere capaci di accelerazioni brucianti, ma non avranno mai velocità massime molto elevate. Infatti si solito ottengono il massimo dalla coppia, ma non dalla potenza, quindi portarli fuori dalla “zona di comfort” farà salire alle stelle il consumo di carburante.
Trazione integrale (AWD)
Generalmente il sistema AWD alimenta tutte le ruote ma non sempre (sulle differenze di funzionamento tra AWD e 4WD abbiamo già pubblicato un articolo tempo fa). Tutte e 4 le ruote possono essere alimentate contemporaneamente solo quando determinate situazioni lo richiedono, per esempio una strada scivolosa o un terreno accidentato. Si trova spesso sui SUV ma anche su alcune automobili sportive.
Pro
L’AWD cerca di prendere il meglio dai due mondi. Quando si viaggia a bassa velocità, la potenza prenderà il percorso più breve dal motore alle ruote per ridurre al minimo le perdite e aumentare l’efficienza. Quando si ha improvvisamente bisogno di potenza, come in una forte accelerazione o in una salita ripida, il sistema commuta automaticamente la distribuzione fino a 50-50 sui due assi, trasformando la FWD o RWD in una 4WD per un breve periodo di tempo.
Contro
Ovviamente ricercare il meglio di due filosofie contrapposte significa dover scendere a compromessi. Anche nei momenti in cui non è necessario, le auto AWD dovranno sempre portarsi dietro del peso aggiuntivo. Inoltre il sistema AWD è più complesso, il che lo rende anche più costoso sia al momento dell’acquisto che quando c’è bisogno di ripararlo.