Sei sempre uscito così dalle rotonde? Rischi una mazzata epocale | La ‘legge’ che il 97% dei guidatori ignora
Entrare e uscire dalle rotonde è argomento di riflessione. Tutti concordi sulla ‘legge’ che la maggioranza degli automobilisti ignora.
Stringi, stringi, possiamo estremizzare il concept di guidatore in due tipologie: l’automobilista che guida per passione, e chi per necessità, a dir la verità c’è anche l’ibrido che prende un po’ del sentiment dall’uno un po’ dall’altro.
Entrambi possono essere da “croce e delizia“: nel primo caso il troppo (velocità eccessiva, sicurezza ai minimi termini, alto rischio del pericolo) storpia, nel secondo la prudenza da pregio diventa difetto. Ma a prescindere da come siamo nati, qualsiasi spinta ci porti al volante, che sia guida sportiva o soprattutto di guida sicura, sono quattro le basi su cui sviluppare l’altezza della situazione.
Sterzo, frizione, il freno e l’acceleratore: il gioco sta nel far rimanere più bilanciato il peso tra anteriore e posteriore con il fine di mantenere l’auto molto più neutra, con la conseguenza di avere delle reazioni più semplici da controllare.
Anche le rotonde sono croce e delizia per molti automobilisti, il rischio di causare un danno clamoroso, un salasso epocale è stato un motivo di dibattito in molti corsi di guida sicura (anche sportiva). Ne è uscita fuori una legge fisica di cui molti, a quanto pare, non ne erano a conoscenza.
Come massimizzare il grip delle ruote anteriori
Tre fasi devono contraddistinguere il modo di guidare quando si troviamo di fronte a una rotazione: impostazione, interpretazione, uscita dalla curva. Così si massimizza il grip delle ruote anteriori, sia rallentando, sia utilizzando il freno o rilasciando l’acceleratore.
Spostando il peso dal posteriore (o dal centro, in caso di velocità costante) all’interiore, ci porta a ottenere il massimo della gomma quando andiamo ad affrontare una rotonda: a quel punti è sufficiente mollare un pelo il gas per sentire subito l’auto riprendere la sua traiettoria.
Un’automobile neutra al suo centro
L’utilizzo del rallentamento è fondamentale per poter sfruttare il peso e la massa dell’auto a nostro vantaggio. Impostata la curva, si entra nella seconda fase mantenendo lo stesso angolo volante utilizzando l’acceleratore quanto basta per bilanciarne il peso così l’automobile sarà neutra al suo centro. Così saremo nell’optimum.
La terza fase riguarda l’uscita dalla curva: l’utilizzo dello sterzo e dell’acceleratore deve essere contestuale e progressivo, più il volante è girato meno bisogna andare a spingere il pedale sull’acceleratore. Una ‘legge fisica‘ una e trina, una teoria utile ma che bisogna portare sulla strada: il che non è affatto automarico. Prima la impariamo, meglio è: il guizzo sarà una conseguenza.