Attraversare l’Africa con una moto elettrica si può fare
Attraversare l’Africa da nord a sud non è un’impresa semplice. Ancora meno a bordo di una motocicletta elettrica. Lo ha fatto Sinje Gottwald, account manager di Cake, che completato il viaggio in 124 giorni a bordo della Cake Kalk partendo dalla Spagna, percorrendo la costa occidentale del continente africano e arrivando in Sud Africa. Un viaggio lungo circa 13.000 km che è diventato anche la distanza più lunga mai percorsa a bordo di una moto elettrica.
Durante l’impresa, Sinje Gottwald ha dovuto affrontare sfide quotidiane come il clima e il terreno difficile dell’Africa e preoccuparsi di trovare fonti di energia elettrica per la batteria della moto e di acqua potabile per se stessa.
Sinje non è nuova alle avventure motociclistiche. Infatti aveva già attirato su di sé le attenzioni degli appassionati con altre spedizioni tra cui i viaggi via terra dall’Europa all’Asia, l’esplorazione dell’Australia, dal Sud al Nord America e dal Marocco al Mali. Con quest’ultimo viaggio voleva invece porre l’attenzione sull’Sfrica, evidenziando la positività della sua miscela di lingue e culture.
Il percorso
L’equipaggiamento per il viaggio era composto da due batterie, altrettanti caricabatterie, diversi pezzi di ricambio (controller, display, acceleratore, catena e fusibili), un pc portatile per eventuali aggiornamenti software della moto, una fotocamera e oggetti personali. La partenza è avvenuta il 14 ottobre in Spagna da cui, con un traghetto, è sbarcata in Marocco. Qui, la profonda sabbia marocchina ha subito messo a dura prova moto e pilota, che tuttavia in breve hanno raggiunto Mauritania e Senegal, luoghi mitici per la Parigi-Dakar.
Dal Gambia Sinje è poi entrata in Guinea Bissau, dove ha percorso piste fangose immerse nella giungla dove nessun’auto poteva avventurarsi. Il viaggio è proseguito in Costa d’Avorio e poi in Ghana, con un’attesa di 24 ore al confine, in Camerun e in Angola. Dopo 13.000 km finalmente è arrivata in Sud Africa al termine del suo viaggio che l’ha vista incontrare innumerevoli persone e culture, vivendo la natura come solo sulle due ruote è possibile fare.
Così ha commentato Sinje Gottwald: “Il mio sogno era vedere il mondo con i miei occhi. Non importa quanto imparo sui luoghi, vederli e sperimentarli da sola mi darà sempre una migliore comprensione. Questo credo sia particolarmente vero per l’Africa. Con questa avventura non solo ho voluto aprire i miei punti di vista e le idee su questo continente, ma anche dare un esempio di ciò che è possibile anche se le sfide all’inizio sembrano troppo grandi. Siamo capaci di molto di più di quanto pensiamo”.
Una sfida resa ancora più suggestiva dalla motocicletta utilizzata per il viaggio, che molti avrebbero ritenuto ai limiti dell’impossibile. La Kalk ha dimostrato efficacia, robustezza e versatilità che fino a oggi si ritenevano impossibili per una moto elettrica. La moto elettrica ha superato le aspettative concludendo il viaggio in 124 giorni, senza mai forare e richiedendo meno di 140 ricariche.
Lo ha confermato Sinje: “La Kalk è stata semplicemente fantastica! La manutenzione era praticamente nulla, si limitava alla regolazione e alla lubrificazione della catena. Trovare posti dove ricaricare è stata la parte più difficile, in alcune zone è stato estremamente difficile e ho dovuto pianificare la giornata in modo molto accurato”.