Ellaspede ha realizzato una Suzuki Boulevard S40 customizzata
Steve Barry, parte integrante della nota azienda custom Ellaspede (di cui poche settimane fa abbiamo parlato in relazione a una Triumph Scrambler Dune Racer), qualche anno fa ha voluto regalare una Suzuki Boulevard S40 del 2017 alla propria ragazza, permettendo alla propria partner di passare dalla Triumph Bonneville del 2012 alla moto giapponese.
Naturalmente, il regalo non si è limitato a una pur ottima Boulevard, ma a una completa personalizzazione della cruiser di Suzuki, con un risultato finale di qualità talmente elevata da esser stato presentato sul sito ufficiale dell’officina.
Per realizzare il suo lavoro Steve Barry si è innanzitutto sbarazzato dei cerchi originali della S40, sostituendoli con i più leggeri Excel, che misurano 19” all’anteriore e 17” al posteriore. I cerchi sono verniciati a polvere e montano pneumatici Shinko 705, di dimensioni pari a 100/90 a 150/70.
Per correggere l’assetto inclinato della moto base, Barry ha poi abbassato le forcelle e sostituito completamente gli ammortizzatori posteriori. Ha poi eliminato la trasmissione a cinghia di serie del Boulevard, installando al suo posto la catena e i pignoni di una Suzuki GS. Al di sopra di tutto questo si trovano un sottotelaio accorciato e un parafango posteriore personalizzato, che sfoggia un fanale posteriore Koso e un portatarga minimalista all’estremità meridionale. Ancora, troviamo una sella da solista su misura rivestita in pelle marrone, con le cuciture in alto che richiamano lo yoga, una delle passioni della ragazza di Steve.
Per quanto riguarda poi la parte anteriore, la trasformazione ha comportato il riposizionamento del faro di serie e il montaggio di un manubrio aftermarket, con interruttori originali, specchietti retrovisori sottoporta e manopole in pelle in tinta con il rivestimento della sella.
La parte motoristica è rimasta relativamente invariata, ma è stato collegato un silenziatore di scarico personalizzato. Per migliorare la potenza di arresto all’anteriore, è stato montato un disco da 320 mm con una pinza a quattro pistoncini.
Infine, la verniciatura: un misto di nero e arancione abbinato a strisce gessate bianche, con grafiche che si riferiscono a diversi elementi cari alla compagna di Steve, come l’undici (il suo numero fortunato), una decalcomania con la testa di un cane e la frase “Om Shanti”, ancora una volta legata allo yoga.