Honda CX500 Valkyrie è un’elegante one-off che unisce stile e funzionalità
Gli austriaci di NCT Motorcycles, e il suo fondatore David Widmann, hanno da tempo attirato le attenzioni degli appassionati di moto custom puntando su veicoli caratterizzati da eleganza, linee pulite e estetica neo-retrò che è il proprio marchio di fabbrica.
In questa gamma di modelli ben si inserisce questa one-off che soprannominata Valkyrie: commissionata nel 2020 da un cliente di Dubai, questo progetto è partito da una Honda CX500 del 1982 recuperata da un fienile in Francia e sottoposta a un lungo processo di restauro che ha prodotto un risultato finale eccezionale.
Una volta giunta in officina, la moto è stata completamente smontata, eliminando una parte considerevole dei componenti di serie: la carrozzeria è stata interamente cestinata, così come le sospensioni, il sottotelaio e il freno anteriore. Dopo aver smontato la donatrice, gli austriaci hanno avvolto le sue ruote Comstar in uno strato di vernice a polvere nera, rivestendo poi i cerchi con una nuova gomma Avon. La nuova gomma misura 100/90 all’anteriore e 130/90 all’estremità opposta. Le forcelle di ricambio sono Showa, prese in prestito da una Ducati.
Il sistema frenante all’anteriore è caratterizzato da un rotore dei freni forato aftermarket e da una pinza Brembo di alta qualità, fissata in posizione tramite una staffa personalizzata. La configurazione è molto più solida dei componenti di serie, nonostante il fatto che impieghi un solo disco invece di due.
Passando alla sezione posteriore della moto, troviamo un sottotelaio realizzato su misura, che consente di ottenere una linea ossea perfettamente livellata. In questa area NCT si è data evidentemente da fare, eliminando il layout standard delle sospensioni per fare spazio a un monoammortizzatore. Il forcellone è stato modificato per adattarsi all’anatomia aggiornata e ora porta una staffa per targa scheletrica con indicatori di direzione a LED integrati. In cima al sottotelaio su misura della CX500 si trova un codone appuntito stampato in 3D completo di striscia luminosa verticale a LED.
Troviamo infine un’elegante sella caratterizzata da un rivestimento in pelle marrone, un motivo a rombi per le cuciture e un’imbottitura sufficiente a garantire il comfort del pilota. Proprio davanti alla sella della Valkyrie c’è un nuovo serbatoio del carburante realizzato ex novo in alluminio, dotato di un tappo di rifornimento ribaltabile nella parte superiore, mentre la parte posteriore confluisce perfettamente nella sella dopo aver formato un paio di rientranze per le ginocchia.
Tra gli altri aggiornamenti notiamo anche parafanghi realizzati a mano su entrambe le estremità, mentre la copertura del radiatore originale è stata sostituita con un nuovo componente in alluminio costruito dal team. Ancora, ecco comparire una pompa freno Brembo, un manubrio a clip con manopole Domino e altri accessori come i lampeggiatori, gli interruttori e il tachimetro digitale Motoscope Pro.
Le modifiche alla Honda non sono però finite qui. L’illuminazione anteriore è completata da un luminoso faro a LED e tutta l’elettronica è cablata attraverso il modulo di controllo mo.unit di Motogadget. Per quanto riguarda la batteria, si trova ora all’interno di una scatola personalizzata sotto la trasmissione della moto. David e la sua squadra hanno effettuato una revisione completa anche nel settore della trasmissione, smontando il bicilindrico a V longitudinale da 497 cc e ricostruendolo interamente. Hanno però mantenuto i carburatori Keihin di serie e li hanno dotati di filtri K&N.
Tra le ultime aggiunte, quelle di una ventola del radiatore elettrica, che sostituisce l’unità standard azionata dalla manovella. I gas di scarico sono incanalati mediante doppi collettori in acciaio inox e silenziatori SC-Project, con un finale posizionato in alto, vicino al parafango posteriore.
Infine, sebbene il colore di base della carrozzeria della Valkyrie possa sembrare nero, in realtà si tratta di una tonalità di verde molto scura presa dalla tavolozza di Aston Martin.