Husqvarna SM 630 Alpine è una supermoto su misura del suo proprietario
È ben noto che la maggior parte dei costruttori di moto custom preferisce evitare criteri di progettazione troppo specifici quando riceve commissioni dai clienti. In tal senso, Pierre Dhers, con la sua Freeride Motos, non è certo diverso. Tuttavia, rispetto ad altri progetti di cui si è occupato, questa supermoto chiamata Alpine sembra essere stata costruita rispettando in maniera molto più specifica una serie di istruzioni fornite dal proprietario che – a quanto pare – aveva un’idea molto chiara di ciò che voleva fin dall’inizio.
Alla Freeride Motos è dunque stato affidato il compito di creare una supermoto versatile, che potesse essere utilizzata come moto da tutti i giorni, così come nel weekend o negli eventi. La base del progetto è stata una Husqvarna SM 630 del 2011, uno dei pochissimi esemplari disponibili dalla fabbrica, dotata di alcune chicche come le forcelle Marzocchi rovesciate da 45 mm, il monoammortizzatore Sachs progressivo e le ruote da 17”.
Ciò premesso, la prima fase del restyling di Freeride ha comportato l’eliminazione della carrozzeria di serie. È stato quindi ricavato uno stampo in schiuma che ha permesso di realizzare un elegante allestimento in vetroresina che fonde il serbatoio e il codone in un’unica unità.
Il serbatoio può contenere fino a 12 litri, mentre nella parte posteriore c’è un nuovo sottotelaio che sostiene la monoscocca Alpine. Tra i tubi c’è una nuova batteria agli ioni di litio e la nuova elettronica della SM 630. La sella allungata è invece è stata fornita da Christophe di Akotabe. La targa è invece un altro componente in vetroresina, realizzato dal team custom.
Un po’ più in alto si notano i doppi proiettori a LED, fissati al manubrio, facilmente rimovibili quando è il momento di scendere in pista. Sul retro, un piccolo fanale posteriore a LED nella punta più arretrata della carrozzeria e una staffa per targa personalizzata un po’ più in basso.
Per quanto riguarda il resto, internamente il veicolo è stato caratterizzato da un motore monocilindrico da 600 cc rimasto per lo più invariato, ma arricchito da una frizione antisaltellamento Suter e da un nuovo impianto di aspirazione, con filtro dell’aria Uni su un collettore in silicone fatto su misura. I gas di scarico vengono invece espulsi attraverso tubazioni in acciaio inox che terminano in un silenziatore SC-Project.
Infine, i cerchi originali montano pneumatici Dunlop Mutant per l’uso su strade pubbliche, ma c’è anche una seconda coppia di 17” con pneumatici da pista. La livrea della moto rimane quella che ha ispirato il suo nome, con il blu alpino Renault come colore di base. Sono presenti anche riflessi bianchi e dettagli neri, mentre i loghi Husqvarna rivisitati sono stati disegnati dal cliente stesso.