Kustom Moto personalizza una BMW K1100
Alla fine degli anni Settanta i dirigenti di BMW si resero conto che avrebbero dovuto modernizzare notevolmente la loro offerta di due ruote per competere meglio con la crescente popolarità delle moto provenienti dai brand giapponesi.
Probabilmente – sottolineano alcuni autorevoli giornalisti – fu l’uscita della Honda CB750 nel 1969 a innescare questo cambiamento. La moto giapponese, con il suo motore a quattro cilindri in linea montato trasversalmente con una sola camma in testa, il cambio a 5 marce integrato, l’avviamento elettrico, il freno a disco anteriore e l’assenza di perdite d’olio, fu una rivelazione per gli standard dell’epoca.
Dinanzi a questa ondata asiatica molti marchi occidentali non riuscirono a innovare in tempo per competere e, di conseguenza, alcuni fallirono o vennero inglobati in conglomerati.
La reazione di BMW
Con il progredire degli anni Settanta e l’affermarsi delle grandi case motociclistiche giapponesi, BMW cercò una reazione aggiornando in modo significativo la propria offerta di due ruote. I motori a quattro cilindri in linea sembravano essere la strada del futuro, ma non potevano copiare la disposizione trasversale verticale utilizzata dai giapponesi.
Si arrivò dunque alla serie K, con cui BMW sviluppò un motore a quattro cilindri in linea con una cilindrata di 1.000 cc, con le camme a sinistra e l’albero motore a destra. Questa disposizione del motore consentiva di inviare la coppia direttamente al cambio e da lì a un albero di trasmissione alla ruota posteriore, con un solo cambio di direzione di 90°.
I vantaggi aggiuntivi di questa configurazione inclusero il baricentro molto basso e il facile accesso a tutti i principali componenti del motore per la manutenzione o le riparazioni.
BMW serie K
Introdotta per la prima volta nel 1982, la BMW K100 sarebbe stata affiancata dalla K75 a tre cilindri nel 1985. La BMW K1 si sarebbe aggiunta a entrambe nel 1988.
La BMW K1100 fu poi introdotta nel 1993 in sostituzione della K100, con una serie di aggiornamenti rispetto al suo predecessore e, cosa forse più importante, un motore più grande del 10%, con una cilindrata di 1093 cc rispetto a 987 cc. Le varianti di modello K1100LT e K1100RS erano entrambe sport tourer di fascia alta, destinate all’apice del mercato sia in Europa che negli Stati Uniti.
Gli ingegneri BMW aumentarono poi leggermente l’alesaggio per ottenere una maggiore capacità di pompaggio, svilupparono pistoni più leggeri e ridussero la massa alternata del motore per contenere le vibrazioni e migliorare le prestazioni. Anche le sospensioni, l’aerodinamica, il telaio e i freni furono migliorati in modo analogo, in parte grazie agli insegnamenti tratti dalla BMW K1.
Il risultato fu che all’inizio degli anni Novanta c’erano pochissime moto da turismo sportivo che potessero competere effettivamente ed efficacemente con la serie K1100.
BMW K1100 customizzata da Kustom Moto
In questo scenario, Kustom Moto ha preso in mano una K1100 e l’ha resa protagonista di una profonda customizzazione, modificandola rispetto alla sua forma originale.
Il progetto di Kustom è in particolar modo iniziato con demolizione completa e la sostituzione integrale di sospensioni anteriori e posteriori, freni, carrozzeria originale. Il nuovo avantreno è stato ricavato da una moderna BMW R nineT (ecco qui un’altra customizzazione), comprendente forcelle rovesciate da 55 mm montate su alberi tripli personalizzati. I freni sono una coppia di pinze Brembo Monobloc su rotori flottanti.
Al posteriore, la sospensione originale è stata sostituita con un moderno monoammortizzatore Wilbers completamente regolabile e un freno a disco aggiuntivo sul retro per aiutare ulteriormente lo stop. Il sottotelaio posteriore è stato tagliato e la sella è stata sostituita.
Davanti troviamo infine i classici clip-on da café racer e un faro nascosto dietro una griglia nera. Il parafango anteriore è realizzato in fibra di carbonio e copre un grosso pneumatico Shinko Trail Master.