La Triumph è da Guinness con oltre 4.000 km in 24 ore
Ivan Cervantes ha battuto il Guinness World Record per la maggior distanza percorsa in moto in 24 ore, arrivando a toccare i 4.012 km a bordo di una Triumph Tiger 1200 GT Explorer.
La scelta del modello della moto non è certamente stata casuale. La Triumph Tiger 1200 GT Explorer è stata progettata per il Gran Turismo e per attraversare i continenti, con un motore da 1.160 cc che eroga una potenza massima di 147 CV e una coppia massima di 130 Nm.
Tuttavia, la potenza non è l’aspetto principale da considerare. Cervantes aveva infatti bisogno di una moto abbastanza confortevole da poter essere guidata per molte ore: con manopole riscaldate, sella riscaldata e abbondante protezione dal vento, la Triumph aveva tutte le caratteristiche più desiderabili.
Ciò premesso, contrariamente a quanto potesse essere lecito attendersi, la moto di Cervantes non ha subito modifiche particolari: è infatti esattamente come quelle che escono dalle linee di produzione e anche gli pneumatici erano gli stessi Metzeler Tourance del modello standard.
Il superamento del record
Per quanto concerne la location in cui è stato tentato – con successo – di battere il record, Triumph e Cervantes hanno scelto l’High Speed Ring del Centro Tecnico di Nardò, un circuito di prova ad alta velocità costruito nel 1975 e lungo 12,5 km, quattro corsie e forma rotonda.
Naturalmente, prima di provare questo tentativo, Cervantes ha dovuto prepararsi fisicamente per l’occasione, mentre Triumph ha allestito una corsia box dedicata in cui il pilota ha potuto fare rifornimento, mangiare, bere e andare in bagno. Naturalmente, ogni giro doveva essere fatto il più velocemente possibile per aumentare le possibilità di battere il record mondiale.
Per prima cosa, Cervantes è riuscito a completare 14 giri prima di doversi fermare per fare rifornimento, con una lunghezza inferiore rispetto a quanto originariamente stimato da Triumph (17 giri). A peggiorare le cose, il primo rifornimento non è andato come previsto, in quanto il team è riuscito a immettere solo 21 litri a causa dell’arresto della pompa del carburante a causa dei vapori.
Nonostante questa falsa partenza, alla seconda sosta il problema è stato risolto e Triumph ha rifornito la moto con i previsti 28 litri, permettendo così al pilota di raggiungere i 17 giri previsti da Triumph con il serbatoio pieno. Dopo 4 ore e 12 minuti, Cervantes è riuscito a percorrere 1.000 km.
In questa lunga esperienza, non sono stati comunque solo questi i problemi che Triumph ha dovuto risolvere. Per esempio, considerato che nessuna moto di serie può impostare il cruise control sulla velocità massima, il pilota ha dovuto usare costantemente il polso per tenere l’acceleratore al massimo. Dopo un po’ Cervantes ha avvertito un dolore al polso e ha dovuto cambiare mano, usando la sinistra per tenere l’acceleratore. Dopo un po’, il team Triumph ha continuato a insistere perché il pilota facesse una pausa oltre a quelle previste per riposare. Tuttavia, il pilota ha voluto stringere i denti e proseguire.
Un altro problema che si è presentato, completamente fuori dal controllo di Triumph, è stata la pioggia: ha iniziato a piovere quando Cervantes era già a 13 ore e 13 minuti dall’inizio del tentativo. Come se non bastasse, si stava facendo buio, con la conseguenza che non solo la visibilità era ridotta, ma anche che la strada asfaltata stava diventando scivolosa, cosa che non si può certo desiderare quando si guida a 200 km/h.
Così, Triumph ha scelto di cambiare gli pneumatici della moto con un nuovo set di Metzeler, con Cervantes che solamente a quel punto ha colto l’occasione per mangiare e far riposare un po’ il corpo.
Infine, dopo essersi spinto al massimo, il pilota è riuscito a battere il record di maggior distanza in moto in 24 ore in sole 19 ore, percorrendo 3.407 km. Triumph ha consigliato a Cervantes di riposare, ma dopo breve tempo il pilota è voluto tornare a bordo della moto per arrivare a 4.012 km, con velocità media di 167,79 km/h.