L’Harley Sixty-Nine è una custom vietata ai minori
Assocereste mai una moto a qualcosa di sessuale? Se la risposta è sì, non siete i soli. Del resto il nome Sixty-Nine della customizzazione di Lord Drake sulla base dell’Harley-Davidson Sportster racconta molto delle intenzioni di queste due ruote. Il garage spagnolo è partito da una Sportster 1200 e l’ha “bobberizzata” in base alle richieste del cliente, che probabilmente è anche responsabile del nome.
Non c’è nulla di osceno però in questa due ruote. Nemmeno la vernice bianca spruzzata su cerchi, parafanghi, serbatoio del carburante e pannelli laterali. In effetti è proprio la combinazione dei colori che, secondo Lord Drake, dà una marcia in più alla custom. Il bianco è perfettamente in contrasto con il nero, sotto forma di una grande striscia che corre dalla parte anteriore a quella posteriore. Sul serbatoio del carburante, insieme al numero 69, ‘è incisa la scritta Harley-Davidson.
La Sportster non ha subito solo un cambio di vernice ma il garage spagnolo ha realizzato e installlato una serie di pezzi personalizzati, tra cui le sospensioni anteriori e posteriori (con quest’ultima ribassata di 5 cm), i parafanghi e lo scarico posizionato sul lato destro del motore di serie.
Le ruote originali della moto sono state sostituite con altre personalizzate, da 21 pollici all’anteriore e da 16 pollici al posteriore. Questa scelta non è così comune nel mondo delle moto custom e rende la Sixty-Nine ancora più distintiva. La ruota posteriore viene fatta girare con l’aiuto di un kit di conversione della catena.