Moto Guzzi V50: dal Giappone arriva la custom Deus Beretta
Considerato che il 2021 marca il 100° anniversario di Moto Guzzi, non è forse una sorpresa che sempre più persone stiano cercando il “giusto” modo per celebrare questo evento. Tra di esse c’è sicuramente Tomoyuki Soeda, che dal negozio Deus ex Machina di Tokyo ha dato alla luce la Deus Beretta, una versione customizzata di una Moto Guzzi V50 del 1980. Ma con quali risultati?
Le origini di Moto Guzzi V50
La Moto Guzzi V50 fu introdotta a metà degli anni ’70 dopo che Alejandro de Tomaso rilevò l’azienda. Ritenendo che la Guzzi avesse bisogno anche di moto di cilindrata più piccola, che accompagnassero le bicilindriche da 850 a 1000cc, de Tomaso domandò all’ingegnere capo Lino Tonti di lavorare a un progetto poi divenuto, formalmente, la V50, con i suoi 45 CV a 7.500 giri/min.
Nonostante l’appetibilità del mezzo, rimaneva ancora un problema: il prezzo. Il costo al dettaglio del veicolo era infatti piuttosto elevato nel momento in cui la V50 e le sue successive varianti arrivarono negli showroom. Le due ruote Guzzi da 490 cc avevano certamente il loro fascino, ma dovevano scontrarsi con moto giapponesi di cilindrata e potenza paragonabile, ma con minore prezzo.
Le novità dal Giappone
Ciò anticipato, torniamo ai giorni nostri. La V50 del 1980 costruita da Soeda conserva il motore, il telaio, il forcellone e la forcella anteriore della moto originale. Per il resto, il serbatoio è più piccolo, per accentuare il bicilindrico da 490cc. Le linee sono eleganti e classiche. Le cuciture sulla sella in pelle crema sono sottili, semplici e pulite.
C’è una singola striscia dorata che accentua la vernice verde scuro sul serbatoio, così come riecheggia la vernice dorata usata nel logo Deus ex Machina dipinto sul serbatoio. Viti dorate tengono in posizione il contenuto paravento fumé. E le stesse viti appaiono anche sul cupolino della sella e sulla sezione di coda. Il telaio è verniciato a polvere in verde scuro.