Suzuki SW1, l’esperimento giapponese che oggi è quasi introvabile
La Suzuki SW1 è un piccolo e raro veicolo dal gusto retrò, prodotto solo nel 1992 per il mercato giapponese, e solo in 200 esemplari.
Questo non vuol dire che tutte queste moto siano però rimaste entro i confini natii. Di tanto in tanto, infatti, è stato possibile scorgere degli annunci di vendita nel Regno Unito e negli Stati Uniti, così come in altre parti del globo. Al di là di queste sparute comparse, però, la SW1 rimane pur sempre una rarità da 20 CV.
Ciò premesso, è interessante notare che, a dispetto del look della SW1 che potete scorgere in queste foto, non si tratta di uno scooter. È invece una moto azionata a cinghia con un modello di cambio anomalo che richiede un po’ di tempo per abituarsi, oltre che un ampio spazio di stoccaggio interno, non ottenuto – cioè – tramite borse e bauletti. Il suo bagagliaio è situato laddove la maggior parte delle moto a combustione ha serbatoi di carburante, così come un vano portaoggetti con serratura sotto la sella.
La SW1 di Suzuki è stata prodotta per l’azienda dal designer industriale Naoki Sakai e dal suo studio Water Design nel 1992. Il nome, secondo la casa di design, è composto dalla “S“, che sta per “Suzuki“, e dalla “W” che sta per “Water Design”.
Non sappiamo quanti di questi modelli siano effettivamente ancora in giro per il mondo. I visitatori del Suzuki History Museum nella prefettura di Shizuoka, in Giappone, possono comunque ammirarne uno in mostra.