Tork: ecco perché la sua moto elettrica Kratos è diversa da tutte le altre

Negli ultimi tempi Tork ha fatto parlare di sé con la sua moto elettrica Kratos: contrariamente a quanto hanno fatto tutte le principali compagnie produttrici, che hanno adottato un motore al mozzo della ruota, gli indiani hanno invece optato per un motore centrale.

Questo design – non molto comune per i motori elettrici – riduce la lunghezza dell’alloggiamento, lontano dal cilindrico. In cambio, il diametro ne aumenta di conseguenza. Ancora, con tale opzione la coppia sarà superiore a quella dei motori a flusso radiale, a causa del diametro maggiore del rotore, e il raffreddamento sarà più semplice.

Non solo: un criterio importante del motore a flusso assiale in futuro sarà probabilmente le velocità di rotazione più basse di cui il motore ha bisogno per le sue prestazioni (anche se questo non dovrebbe essere insignificante per i futuri limiti di rumore per i veicoli elettrici).

Sfortunatamente, la bassa velocità significa probabilmente che la potenza massima di tali motori non è così alta come quella di motori a flusso radiale comparabili. Al netto di ciò, tale opzione non sembra essere una cattiva scelta per le due ruote.

Per quanto poi riguarda le caratteristiche di Tork Kratos, si tratta a tutti gli effetti di una moto naked dallo stile interessante per il mercato indiano. Alimentata da una batteria con una capacità di 4 kWh, la Kratos dovrebbe raggiungere i 105 km/h e percorrere fino a 180 chilometri con una singola carica.

Sul mercato dovrebbero poi finire due distinte versioni di potenza, una con 7,5 kilowatt di potenza massima e una con 9 kW, ciascuna con 38 Nm di coppia motrice. La potenza è accessibile in tre modalità di guida, mentre l’elettronica di bordo si avvale di illuminazione a LED, protezione antifurto, Bluetooth, aggiornamenti over-the-air e analisi di guida. Il costo? Stando alle prime notizie, dovrebbe essere l’equivalente di 1.500 euro.

Tork Kratos – Le foto