La futuristica BMW K 1100 RS Café Racer di Powerbrick
Quando si tratta di restyle, ogni moto è portata a un genere in particolare e questo è proprio il caso della serie K di BMW Motorrad. Un modello che non è ideale per una personalizzazione dal sapore retrò, anzi, protende verso tutto quello che riguarda lo stile futuristico. Ed è proprio quello che Powerbrick ha realizzato con una BMW K 1100 RS lo scorso anno, sotto la guida di Tom Somers, a Rotterdam. Se si analizza il nome dell’azienda olandese, tra l’altro, si capisce fin da subito la connessione con la serie K della BMW: Powerbrick è molto simile al soprannome associato alle K di BMW, Flying Brick.
La K 1100 RS realizzata dagli olandesi è ammaliante, con uno stile café racer e con tante migliorie dal punto di vista prestazionale che si abbinano alla perfezione con il suo look. Molte parti, motore compreso, inoltre sono state modernizzate, “teletrasportando” la BMW di partenza dal 1994 direttamente nel 21esimo secolo.
Iniziando ad analizzarla nella parte posteriore, Tim Somer ha allungato il forcellone di 15 millimetri. Ha sostituito l’ammortizzatore originale con uno G-Racing premium di YSS, completamente regolabile e dotato di serbatoio piggyback, che si collega a un sottotelaio realizzato su misura. Inoltre, ha rimosso la classica sella preferendo una sella singola che punta verso l’alto: realizzata in pelle nera e scamosciata è rifinita da eleganti cuciture esagonali. La parte della coda più appuntita è stampata 3D e montata dietro alla sella, ospitando anche il fanale posteriore a LED compatto. Nella parte inferiore del sottotelaio, Tim ha attaccato un vassoio elettrico realizzato a mano, inserendogli all’interno una batteria al litio NOCO oltre alla centralina mo.Unit Blue di Motogadget.
Appena più in basso compaiono le pedane in alluminio ricavate dal pieno per poi arrivare nella zona anteriore della moto, dove Powerbrick ha installato delle piastre triple lavorate a CNC, che stringono delle robuste forcelle rovesciate da 45 mm di una S 1000 RR. Nel mezzo c’è un parafango stampato sempre in 3D abbracciato da forcelle bitubo e ammortizzatori Wilbers. La carenatura, che è ovviamente personalizzata, prosegue fino nella parte anteriore della moto, arrivando al faro LED Thunderbolt.
Molto affascinante è la zona di pilotaggio. C’è un manubrio clip-on e quadrante digitale Motoscoper incassato nel morsetto superiore per rendere la sua linea più pulita. Ci sono inoltre leve di comando Brembo, l’acceleratore Domino, dei nuovi pulsanti Motogadget e manopole Biltwell. Il serbatoio rimane ovviamente protagonista ed è tra i pochi elementi rimasti originali. L’unico dettaglio modificato è il tappo del serbatoio stesso, che è in alluminio fresato.
I cerchi installati da Powerbrick sono in lega a cinque razze e montano pneumatici Diablo Rain della Pirelli. L’impianto frenante è di fattura e qualità moderna ed è Brembo, composta da dischi flottanti Serie Oro e pinze radiali HPK GP4-RS.
Tutti gli aggiornamenti ovviamente non sono scelti a caso, anzi, Timsono stati selezionati per rendere la K 1100 RS café racer ancora più potente. Al motore a quattro cilindri in linea da 1.092 cc che ha 100 CV sono state aggiunte delle prese d’aria per farlo respirare di più e in più sono stati inseriti dei filtri DNA sempre per lo stesso motivo. La lista delle modifiche è ancora lunga, comprendendo anche iniettori Bosh EV14 e hardware di accensione NGK, oltre a un radiatore RC Racing in alluminio e i liquidi per il raffreddamento passano attraverso tubi di silicone Samco.
Ma l’“oggetto” che cattura di più l’attenzione è sicuramente il sistema di scarico realizzato appositamente. È in acciaio inossidabile e le tubazioni sinuose sono a configurazione quattro in uno, prima di terminare in un silenziatore aftermarket. Dulcis in fundo, la colorazione. La scelta cromatica è sia sportiva ma allo stesso tempo elegante. Il colore di base è grigio scuro con grandi strisce bianche sulla carrozzeria. Ci sono però anche alcuni elementi rossi, che risaltano subito all’occhio, come le molle dell’ammortizzatore, le forcelle, i tubi del liquido di raffreddamenti e le linee dei freni.