Yamaha XV750, ecco la personalizzazione di Wedge Motorcycle
Quattro decenni fa Yamaha fece una breve incursione nella scena del flat track degli Stati Uniti con la sua XV750 da corsa. Quanto basta per stimolare la creatività di uno street tracker come Takashi Nihira, che gestisce la Wedge Motorcycle, uno dei migliori negozi custom del Paese asiatico, vincitore di diversi premi allo Yokohama Hot Rod Custom Show e scelto – tra l’altro – da BMW per partecipare al progetto personalizzato G310R.
Yamaha XV750 Special Flat
La XV750 che i nostri lettori possono scorgere nella gallery a margine di questo articolo è stata commissionata da parte di un cliente che è fan della XV750 flat tracker che Yamaha ha portato nel campionato AMA Grand National nei primi anni ’80.
Anche se quel progetto è durato solo un paio d’anni, il veicolo non passò rapidamente nel dimenticatoio: la motorizzazione non era d’altronde certo priva di grinta e il mezzo riuscì a conquistarsi una discreta nicchia di fan.
La personalizzazione della Wedge
La moto utilizzata per questa personalizzazione è una Yamaha XV750 Special del 1981. Wedge ha iniziato con lo smontaggio del motore per rinverdirlo. Si è dunque provveduto a installare nuovi pistoni e nuovi carburatori Hitachi, trattati con filtri K&N. I nuovi tubi di scarico abbracciano inoltre i contorni del motore e del telaio, terminando in una coppia di silenziatori SuperTrapp. Wedge ha anche realizzato un nuovo binario per la sella nella parte posteriore. Ha quindi completato il tutto con un sottile posteriore.
Alcuni dei più grandi cambiamenti hanno poi interessato il forcellone, modificando le posizioni di montaggio e il perno. La sospensione anteriore è invece un mix di parti di altri veicoli Yamaha, per adattarsi allo stile della moto. Wedge ha per esempio preso le forcelle da una XS650.
Infine, troviamo un piccolo tachimetro di Motogadget, il Motoscope Mini. C’è anche un semplice faro rettangolare a LED. Gli indicatori di direzione sono invece Kellermann. La frenata posteriore è gestita da un nuovo rotore Sunstar e pinze Brembo a due pistoni, collegate a un cilindro Nissin. Ancora, il nuovo serbatoio, modellato a mano. La vernice è rifinita in un bianco solido e sobrio, oltre agli iconici “speed block” Yamaha.