Ducati Pramac, un 2021 davvero straordinario per un team satellite
Il team Ducati Pramac ha vissuto una profonda crescita nel corso degli ultimi anni. Fino ad alcune stagioni fa, la squadra giungeva in top 10 in maniera occasionale. Nel 2021, la situazione è radicalmente cambiata.
Infatti, si è aggiudicata il titolo mondiale tra le squadre indipendenti e ha tutta l’intenzione di continuare a crescere. Un miglioramento dovuto anche all’arrivo di Francesco Guidotti, team manager che sta per trasferirsi alla KTM al posto di Mike Leitner.
Ducati Pramac, il ruolo di Guidotti
Nel corso dei primi anni alla guida del team, Guidotti ha fatto abbastanza fatica con la Ducati Pramac. Nonostante piloti del calibro di Scott Redding, Andrea Iannone e Danilo Petrucci, centrare piazzamenti di rilievo è stato molto difficile. Sette podi in quattro anni e un ottavo posto tra i piloti come piazzamento migliore sono stati poco soddisfacenti per una squadra molto ambiziosa, che non è mai riuscita a vincere tra i team satellite.
Il 2019 è stato un anno molto importanti grazie ai primi podi di Jack Miller e Pecco Bagnaia, che nel 2021 sarebbero diventati i piloti ufficiali al posto di Petrucci e Andrea Dovizioso. Ne ha tratto giovamento anche il team Pramac, con l’arrivo di Jorge Martin e Johann Zarco. Il primo, in particolare, ha centrato la sua prima vittoria in assoluto e il premio di Rookie dell’Anno. Il secondo è arrivato quarto nella classifica piloti. I due hanno così contribuito a dare a Ducati il titolo mondiale per costruttori.
Molto del merito viene attribuito proprio a Guidotti, che ha dato lustro a tutte le scuderie indipendenti riuscendo a farle diventare partner nei progetti dei team ufficiali. Negli ultimi anni, i piloti di punta hanno assunto il ruolo di collaudatori della marca di Borgo Panigale, con Petrucci prima e Miller poi ben lieti di provare per primi nuovi pezzi.
Il 2021 ha visto la consacrazione del team Ducati Pramac, con risultati mai raggiunti in precedenza. Proprio Francesco Guidotti ha convinto la Ducati sulle capacità del suo team, portando avanti un discorso all’insegna del duro lavoro. Nonostante sia ancora una squadra satellite, l’addio di una figura così importante potrebbe essere meno grave di quanto si pensi, nonostante sia stato un vero mentore. Il proprietario Paolo Campinoti ha l’obiettivo di trovare un nuovo motivatore in vista della MotoGP 2022.