Enea Bastianini, tutti i segreti del vincitore del MotoGP del Qatar
Enea Bastianini è entrato ufficialmente nel gotha della MotoGP grazie al suo primo successo, centrato in occasione del GP del Qatar.
Il portacolori della Ducati Gresini ha emozionato il pubblico degli italiani. Il Bestia è sulla bocca di tutti ed è pronto a darsi da fare per ripetersi nelle prossime gare, a iniziare dal MotoGP dell’Indonesia a Mandalika, in programma per il prossimo 20 marzo. Ecco cosa c’è da sapere sul vincitore della Moto2 nel 2020, con alcune informazioni interessanti riportate dal sito Internet ufficiale della MotoGP.
Tutto ciò che non sai su Enea Bastianini
Forse non tutti sanno che Enea Bastianini è un amante degli animali. A casa sua possiede un bulldog, Hagrid, mentre l’altro cane Fendi vive con i genitori. Il suo film preferito è la saga di Harry Potter, con una forte predilezione, per l’appunto, nei confronti del personaggio di Hagrid. È molto amico di Mattia Casadei, Tatsuki Suzuki e Niccolò Bulega. Questi ultimi due piloti hanno festeggiato insieme a lui per il successo in Qatar con una cena.
Se vincerà il prossimo campionato, il Bestia ha già promesso di tingersi i suoi capelli con i colori della bandiera italiana, imitando le gesta di Valentino Rossi nel lontano 1999. Da piccolo, Enea praticava tuffi e ginnastica a livello agonistico. Dando un’occhiata alle sue predilezioni culinarie, adora il soufflé al pistacchio e le frittelle. La sua vittoria è stata vissuta nel segno del compianto Fausto Gresini, scomparso il 23 febbraio dello scorso anno per complicazioni dovute al Covid-19.
Enea Bastianini corre con il numero 23 in onore del suo idolo Michael Jordan. In origine portava il 33 perché ha iniziato a guidare all’età di tre anni e tre mesi, ma ha dovuto cambiare numero perché già posseduto da Brad Binder, secondo a Lusail. Ama la musica classica e non ha mai preso parte ad alcun concerto. Il suo momento da ricordare nel Motomondiale? Il successo di Marco Simoncelli nella classe 250 nel 2008. Oggi corre nel Team Gresini, dove correva anche il compianto Sic, e ha il suo stesso manager, Carlo Pernat.