Remy Gardner vuole provare la nuova KTM senza controllo di trazione
Il rookie della MotoGP Remy Gardner vuole provare una versione della sua KTM RC16 senza il controllo di trazione.
Si tratta di una richiesta alquanto bizzarra da parte del pilota australiano campione uscente della Moto2, ma con un obiettivo ben preciso. Infatti, la sua scelta deriva dal desiderio di migliorare la messa a punto del mezzo, oltre a incrementare il feeling con la RC16.
Remy Gardner, la proposta per il debutto in MotoGP
Fin dalle prime guide con la sua KTM Tech3, Remy Gardner ha manifestato il desiderio di ridurre le interferenze elettroniche al fine di mantenere la potenza sempre al massimo. “Avevamo il piano di iniziare i test senza elettronica, ma ogni volta andavamo sempre peggio. Voglio provare la moto senza il controllo di trazione”, spiega il pilota australiano.
“Ne ho parlato con Dani Pedrosa e mi ha detto che si può fare stando attenti con il gas. Si tratta di una proposta interessante per il futuro. Se apri abbastanza il gas anche con l’elettronica può girare. Bisogna trovare il grip giusto, dipende dalla capacità di far girare la moto al meglio con l’anteriore o il posteriore. Non ho ancora provato questa tecnica con una moto grande e lo sforzo fisico è superiore rispetto a una Moto2. Ci proverò quando sarò totalmente in forma”.
Reduce da un infortunio al polso, il figlio del campione del mondo della Classe 500 del 1987 Wayne Gardner ha sottolineato quanto sia difficile guidare una MotoGP moderna anche con l’elettronica: “Devi lavorare senza sosta. Ci sono molti controlli e non bisogna andare in crisi con l’elettronica. Ne abbiamo ancora bisogno per trovare un ritmo costante, ma da Misano a Jerez fino a Sepang abbiamo fatto molti passi avanti”.
Remy Gardner ha subito un intervento chirurgico due settimane prima dei test Shakedown di Sepang dopo essersi fatto male al polso in seguito a una caduta: “Il polso è ancora dolorante. Sono sorpreso di essere riuscito a fare i test, quando siamo arrivati qui domenica scorsa non sapevo se potevo correre. Non posso ancora guidare la moto al meglio, è dura per me trovare il limite sull’avantreno quando non sono nelle condizioni di farlo. Mi manca ancora l’aggressività, ma non siamo lontani dal meglio”.