Valentino Rossi da pilota a team manager, una storia già vista
Valentino Rossi non sarà più un pilota della MotoGP a partire dalla prossima stagione. Sarà la prima volta nella quale mancherà il fuoriclasse di Tavullia, vincitore di ben nove titoli iridati complessivi nel Motomondiale.
Ad ogni modo, resterà nel paddock come proprietario del suo team Sky VR46 Ducati. La scuderia annovera tra le sue fila il fratello di Valentino, Luca Marini, e il rookie Marco Bezzecchi. Come andrà la sua avventura da team manager senza più scendere in pista come pilota? Due esempi dimostrano che è possibile diventare campioni anche nella pit lane.
Il passato che racconta
L’esperienza di Valentino Rossi come team manager parte da molto lontano. Il suo esordio è datato 2014 in Moto3, con una squadra formata da Francesco Bagnaia e Romano Fenati. Nel 2017, la scuderia è sbarcata anche in Moto2, con un titolo mondiale conquistato nel 2018 proprio da Pecco e 26 vittorie complessive. E adesso lo vedremo alle prese con la classe regina.
In passato pure Giacomo Agostini, forse il più grande pilota di ogni epoca, ha vissuto un’esperienza simile. Dopo aver vinto 15 titoli iridati in pista, Agostini è diventato il leader del team Marlboro Yamaha nel 1982, vincendo ben tre mondiali nel 1984, 1986 e 1988 grazie allo statunitense Eddie Lawson. Quindi, dopo essersi dimesso, è tornato nel 1994 in Cagiva, ma con risultati non eccezionali. Al tempo stesso, Giacomo ha consentito al suo protetto Kenny Roberts di portare avanti a sua volta una doppia carriera.
Quindi, con l’ascesa dei team satellite e il passato dalle moto da due a quattro tempi, numerosi piloti diventati manager hanno avuto terreno fertile. Tra questi, spicca il compianto Fausto Gresini, due volte campione del mondo tra i piloti nella classe 125. La sua scuderia è molto competitiva anche in MotoGP e può vantare quattro titoli per piloti. I vincitori sono stati Daijiro Kato nella classe 250 (2001), Toni Elias in Moto2 (2010), Jorge Martin in Moto3 (2018) e Matteo Ferrari in MotoE (2019). Inoltre, Gresini ha lanciato altri piloti del calibro di Marco Melandri e Sete Gibernau.
Riuscirà Valentino Rossi a ripercorrere le tappe di due predecessori così illustri? La nuova stagione è alle porte. Non sappiamo a quante gare prenderà parte, dato che correrà anche nel settore delle auto da corsa. In ogni caso, ha creato una struttura consolidata con il suo amico Uccio Salucci, il manager Pablo Nieto e la new entry Johan Stigefelt. In ogni caso, sarà ancora in giro con l’obiettivo di produrre nuovi talenti, come già accaduto ai suoi protetti Pecco Bagnaia e Franco Morbidelli.