A Monaco battaglia Ferrari-Red Bull
Manca poco al Gran Premio di Monaco, settimo appuntamento del mondiale di Formula 1. Una gara estremamente importante che, si augurano i tifosi della Ferrari, potrebbe segnare un’inversione di tendenza rispetto alle ultime tre gare. Se a Imola e Miami le Red Bull erano parse oggettivamente più forti, a Barcellona il ritiro di Charles Leclerc è stato un duro colpo. Le noie alla power unit sono costate il primo 0 in stagione per il monegasco, ma soprattutto il sorpasso di Max Verstappen in vetta alla classifica mondiale.
Obiettivo continuità
Il primo proposito per la Ferrari è quello di mantenere la continuità. Sembra un paradosso, visti i recenti risultati, però quanto visto nel weekend di Barcellona e in questi primi due giorni nelle stradine del Principato incoraggia a mantenere la rotta. Nelle libere e nelle Qualifiche le rosse hanno avuto un passo migliore sia In Spagna che a Monaco. Ora resta l’aspetto più importante: la gara. E anche nel passo-gara, le vetture del Cavallino hanno lasciato intravedere ottimi segnali, che in gara avevano già palesato con Leclerc domenica scorsa al Montmelò.
Obiettivo inversione di rotta
In chiave Red Bull, ci sarà da invertire giocoforza la tendenza. Dopo l’omaggio rosso di cui dicevamo nel Gran Premio scorso, a Monte Carlo Perez è andato meglio di Verstappen. Anomalia che si può spiegare anche con la voglia matta del messicano di riprendersi moralmente dopo lo schiaffo preventivabilissimo dell’ordine di scuderia che gli ha impedito di giocarsela col compagno di team a Barcellona. Peccato però che il messicano proprio ieri abbia messo a muro la sua macchina all’ingresso del tunnel del Casinò. Nottata di lavoro in casa Red Bull e qualche dubbio in più.
L’abituale angolo di Marko
Assieme alle solite esternazioni pre-Gran Premio di Ecclestone, non potevano mancare le frecciatine di Helmut Marko. Il dirigente Red Bull che di primo mestiere fa il Responsabile del Programma Giovani della scuderia austriaca, ma di secondo cura i conflitti e le battaglie “sporche” inevitabili nel gotha del circus. Ultima questione che ha attirato l’attenzione di Marko è stata la mancata fermata di Leclerc alla pesa nelle qualifiche. Il monegasco ha tirato dritto di qualche metro, salvo poi essere spinto indietro dai meccanici a mano, senza però entrare nei box. Solo allora sarebbe scattata la penalità da regolamento. “Se fosse stato punito in modo normale, come nelle classi junior, ci sarebbe stata una drastica penalità. Non si è fermato. Non hanno cambiato nulla sulla macchina è vero, ufficialmente non faremo nulla”, ha sentenziato il dirigente Red Bull.