Aston Martin nel limbo della F1: grandi ambizioni, poco tempo per realizzarle
Il progetto Formula 1 di Aston Martin è iniziato con una serie di mosse piuttosto coraggiose: un rebrand completo, nuovi accordi di partnership, tante risorse finanziarie e l’arrivo del quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel.
Tuttavia, è risultato subito ben chiaro come il successo non si costruisca in una notte. E che ci vorrà più tempo affinché le ambizioni di Aston Martin possano trovare concretezza.
E così, in fondo, a costituire la maggiore rilevanza non sono le mosse di brevissimo termine, quanto gli investimenti di medio periodo, già annunciati dalla compagnia. Tra di essi, la costruzione di una nuova fabbrica con una galleria del vento e il rinnovamento della struttura tecnica con Dan Fallows, uomo Red Bull. In tal senso, l’ultima mossa è stata quella di assumere l’ex CEO della McLaren, Martin Whitmarsh, a capo della divisione Aston Martin Performance Technologies.
Una dichiarazione di forza?
Le ultime novità di Aston Martin sono abbastanza impattanti sulla sua immagine nel circuito. L’acquisizione delle prestazioni di Whitmarsh sottolineano infatti il potere della scuderia, che ha potuto reclutare uno dei professionisti più esperti di F1. Inoltre, mostrano la scala di ambizione della società, lasciando intendere che il progetto sia ben più ampio di un “semplice” team di F1.
L’unico problema? È quanto abbiamo già rammentato in apertura. I risultati che deriveranno dagli investimenti di cui sopra non saranno concretizzabili nel breve termine. E, dunque, si inseriranno in un processo molto più ampio che è incompatibile con l’attuale momento di Aston Martin protagonista di una stagione già compromessa dai cambiamenti introdotti, e che hanno reso la sua auto meno competitiva rispetto al 2020.
Vettel rimarrà abbastanza a lungo per vedere i risultati degli investimenti?
In ogni caso, anche se i risultati del 2021 non sono quelli che Aston Martin vorrebbe vedere, non dovrebbero complicare il quadro generale. Semmai, non tutti gli attuali protagonisti della scuderia potrebbero essere in grado di vedere tangibilmente i risultati promessi.
Certo, la nomina di Whitmarsh aiuterà ad accelerare il processo. Ed è il team boss di Aston Martin Otmar Szafnauer ad aver dichiarato a The Race, che “tutto è fatto con più vigore. Non voglio dire più passione. Ma è fatto a un ritmo più veloce, c’è più urgenza“.
Questo, infine, ci riporta al difficile atto di bilanciare quell’urgenza con il realismo necessario per gestire l’autodefinito limbo in cui si trova oggi Aston Martin. Un compito non facile che, però, la scuderia sembra voler ottenere a tutti i costi.