Baku, la fiera dell’imprevedibile (video)
Bentornati a Baku! Detto così suona quasi come un saluto accogliente, quasi una bella cartolina dalla capitale dell’Azerbaigian, una città che negli ultimi anni s’è fatta conoscere al mondo a suon di petrodollari, che male mai non fanno all’economia. Il Gran Premio dell’Azerbaigian è alla sua quinta edizione, si svolge ininterrottamente dal 2017 (con l’assenza “pandemica” del 2020) e sul circuito cittadino di Baku le sorprese, i colpi di scena non sono mai mancati.
Unione di opposti
Il circuito cittadino di Baku non è di certo di quelli all’insegna della noia. La caratteristica peculiare che lo rende unico è quella di assommare due caratteristiche proprie di circuiti diversissimi. La prima è quella del tipico circuito cittadino. Stradine che possono anche essere strette come a Monte Carlo, ma con la possibilità di sorpassare, nonostante le vetture quest’anno siano più grandi. Da questo punto di vista, una specie di Monaco senza la noia – siamo sinceri… – monegasca. Dall’altro, l’aerodinamica. Baku è un Gran Premio che richiede una prestanza aerodinamica non propria per un circuito cittadino. Da questo punto di vista pare una pista normale, di quelle classiche con grandi vie di fuga.
Gara pazza
Nelle quattro precedenti edizioni la noia a Baku non è mai stata di casa. All’esordio nel 2017 a vincere fu la Red Bull di Daniel Ricciardo, che proprio in Azerbaigian cercherà ora di riscattarsi. Negli anni successivi la Mercedes fece valere la legge del più forte trionfando prima con Lewis Hamilton poi con Valtteri Bottas. Detto dell’anno di stop pandemico, nel 2021 vinse l’uomo del momento, inteso come questo momento, ora: Sergio Perez. Il messicano arrivò primo in una gara folle con bandiere rosse, che sembrava poter essere vinta agilmente dal compagno di squadra Verstappen, tradito all’improvviso da una gomma posteriore in pieno rettilineo. Alla ripartenza, Hamilton sbagliò clamorosamente finendo ultimo e regalando di fatto la vittoria al Checo, davanti a Vettel e Gasly. Dite che ci annoieremo?