Belgio, è dominio Red Bull! Verstappen si mangia Spa, Sainz terzo
Il dominatore non si riposa alla domenica. Non si prende pause, non concede un centimetro, nemmeno quando il Mondiale sembra già assegnato. Max Verstappen vince il Gran Premio del Belgio, partendo dalla quindicesima posizione e completando la rimonta più veloce della storia della Formula 1 in appena dodici giri. Una superiorità assoluta e personale di un pilota che a Spa ha definitivamente ipotecato il secondo titolo in carriera. Dietro di lui, a grande distanza e nonostante partisse secondo, il compagno di team, Sergio Perez. Completa il podio Carlos Sainz davanti a George Russell, mentre Charles Leclerc pasticcia nel finale e perde una posizione. Sesto, alla fine, in mezzo alle due Alpine di Alonso e Ocon.
Di tutto
Nei primi giri succede di tutto, un condensato di emozioni incredibile. Al via ci si attende l’attacco di Sergio Perez a Carlos Sainz. Il messicano parte con la macchina leggermente indirizzata verso lo spagnolo, ma il suo avvio in diagonale è disastroso e viene superato sia da Fernando Alonso che da Lewis Hamilton. Un contatto tra i due, però, permette al Checo di risalire, obbligando l’inglese al ritiro. Alonso si lamenta via team radio col muretto Alpine, commentando: “Questo ragazzo sa come si guida e si parte solo dalla prima posizione…”. Nella pancia del gruppo, intanto, risalgono sia Leclerc che Verstappen.
Siamo solo all’inizio
Alla fine del secondo giro, i due sono già ottavo e nono, con un sorpasso nell’erba del monegasco su Lance Stroll. A quel punto la sfortuna assoluta si abbatte sul numero sedici in rosso: una visiera strappata da un pilota davanti gli finisce sui freni provocando surriscaldamento ai dischi. Così è costretto a smarcare il primo pit stop e a dover ricostruire la gara dalla diciassettesima posizione. Il lato fortunato della questione – si fa per dire – è che un incidente tra Bottas e Latifi fa entrare la Safety Car, consentendo all’uomo del Principato di non perdere troppo tempo.
Treno
Al dodicesimo giro si ferma il leader Carlos Sainz. In quel momento Verstappen supera Perez e la risposta a chi si chiedeva quanti giri c’avrebbe messo il campione del mondo, con quel ritmo indiavolato, ad agganciare i primi, è: dodici. Incredibile. Dodici giri per arrivare in testa dalla quindicesima casella: la rimonta più veloce della storia della Formula 1. Certo, Spa aiuta, ma il ritmo mostrato dall’olandese è inspiegabile anche agli stessi uomini Red Bull. Intanto, i pit stop degli altri e diversi sorpassi permettono a Leclerc di riagganciare il treno di testa, ma i tempi non sono ottimali e il problema è il degrado delle gomme. Il numero sedici viene sorpassato da Russell e comincia ad incassare un pesante distacco. Per la Ferrari piove sul bagnato perchè davanti Verstappen mette nel mirino Sainz. I tempi dello spagnolo sono sensibilmente superiori a quelli dell’olandese e il sorpasso al diciottesimo giro è facilissimo. Così come la fuga del campione, che comincia subito. Spaventoso.
Dominio
Passano pochi giri e anche il Checo Perez supera agilmente Sainz, mentre la Mercedes di Russell comincia a non essere lontanissima dagli specchietti del pilota madrileno. In Ferrari si soffre e anche Leclerc in sei, sette giri incassa un distacco di secondi in doppia cifra dall’inglese. Il pit stop è quasi una liberazione, come togliersi quelle gomme dure a fine vita e oltre. Si ferma anche Verstappen, che rientra con quasi dieci secondi su Perez, comodo. Nella lotta per il terzo posto Russell guadagna su Sainz. A sette giri dalla fine il podio è alla sua portata. Dietro ai big, le Alpine: molto più atteso il sesto posto di Alonso che non il settimo di Ocon che partiva penalizzato dal fondo. Chapeau.
Pasticcio
Il finale è in controllo assoluto per le Red Bull, le posizioni sono consolidate. Dietro c’è apprensione per il podio di Sainz, che però riesce a difendere un terzo posto sudatissimo e niente affatto scontato. Russell chiude quarto, confermando l’affidabilità della Mercedes e la pulizia del pilota inglese. Alla fine, termina quinto Fernando Alonso, approfittando di un pasticcio di Leclerc. Il monegasco si regala il brivido di un pit stop alla penultima tornata per tentare il giro veloce. Viene sorpassato dallo spagnolo, che poi riesce a passare. Al traguardo, il numero sedici è quinto, ma prende cinque secondi di penalità per aver superato i limiti di velocità nella pit-lane. Per sette decimi salva la sesta posizione su Ocon, ma è l’ennesima dimostrazione che il mondiale è andato e forse anche l’attenzione. Peccato, ma onore ad un pilota epocale: Max Verstappen, il dominatore.
GP del Belgio: i risultati della gara
POS | PILOTA | NAZ. | TEAM | TEMPO |
1 | Max Verstappen | NED | Red Bull | 1:39:35.912 |
2 | Sergio Perez | MEX | Red Bull | +17.841 |
3 | Carlos Sainz | ESP | Ferrari | +26.886 |
4 | George Russell | GBR | Mercedes | +29.140 |
5 | Fernando Alonso | ESP | Alpine | +1:13.256 |
6 | Charles Leclerc | MON | Ferrari | +1:14.936 |
7 | Esteban Ocon | FRA | Alpine | +1:15.640 |
8 | Sebastian Vettel | GER | Aston Martin | +1:18.107 |
9 | Pierre Gasly | FRA | AlphaTauri | +1:32.181 |
10 | Alexander Albon | THA | Williams | +1:41.900 |
11 | Lance Stroll | CAN | Aston Martin | +1:43.078 |
12 | Lando Norris | GBR | McLaren | +1:44.739 |
13 | Yuki Tsunoda | JPN | AlphaTauri | +1:45.217 |
14 | Guanyu Zhou | CHN | Alfa Romeo | +1:46.252 |
15 | Daniel Ricciardo | AUS | McLaren | +1:47.163 |
16 | Kevin Magnussen | DEN | Haas | +1 LAP |
17 | Mick Schumacher | GER | Haas | +1 LAP |
18 | Nicholas Latifi | CAN | Williams | +1 LAP |
19 | Valtteri Bottas | FIN | Alfa Romeo | OUT |
20 | Lewis Hamilton | GBR | Mercedes | OUT |