La pista più bella del Mondiale regala la qualifica più strana che si ricordi. Ma, in questo, Spa-Francorchamps non c’entra. Merito o colpa dei tanti (ben sette) che hanno scelto di giocarsi al Gran Premio del Belgio la penalizzazione. E così il miglior tempo lo fa Max Verstappen, con un crono spaziale di ben sei decimi meglio del secondo, Carlos Sainz. Però, in pole partirà lo spagnolo della Ferrari davanti a Sergio Perez, che non ha usufruito della scia di Verstappen nel decisivo Q3. L’olandese partirà quindicesimo davanti a Charles Leclerc. Per il gioco delle penalità, in seconda fila ci finiscono Fernando Alonso e Lewis Hamilton, in terza George Russell davanti ad un più che sorprendente Alexander Albon. Domani ci sarà da divertirsi e, presumibilmente, nemmeno poco.   

Doppia qualifica

La qualifica più strana del mondo comincia  con poche sorprese nel Q1. Ci sono due gare, una riservata a tredici piloti, l’altra per i penalizzati che finiranno nelle ultime sette posizioni. Non c’è, di fatto, Valtteri Bottas che sceglie di risparmiare gomme e macchina per la gara, vista la penalizzazione (partirà 14°). Il Q1 è sonnecchiante all’inizio, poi comincia il carosello del “best of” di ogni pilota nell’ultimo minuto e mezzo. In tanti a rischio, compreso Lewis Hamilton, a pochi secondi dalla fine addirittura tredicesimo, prima di piazzare un tempo che lo colloca alle spalle di Red Bull e Ferrari. Davanti i quattro dell’avemaria: tempone di Max Verstappen che rifila un secondo ad un apparentemente disinteressato Charles Leclerc nel primo segmento di gara. Finisce eliminato – e non è la prima volta – Sebastian Vettel per appena due millesimi. Il “colpevole” è Mick Schumacher, ma a c’è anche un gran giro di Alexander Albon. Fuori pure Nicholas Latifi, Kevin Magnussen e Yuki Tsunoda, che finisce lungo nel giro che poteva salvarlo. Ognuno di loro, però, si gioverà delle penalizzazioni altrui, quindi parziale contentino per i delusi.

Lampi        

Il Q2 ospita sei dei sette penalizzati e questo è un fattore. In pista i valori comunque emergono. A basse temperature, la Red Bull vale tanto sul giro secco e si nota lapalissianamente dai tempi di Verstappen e Perez, ancora i migliori del lotto all’inizio. Sia per la Red Bull che per la Ferrari c’è la volontà di mettere i leader nel Q3 per sfruttare il gioco di scie a favore di Sainz e Perez, i due che potrebbero giocarsi la pole.  Nel finale riemerge il vero Leclerc che fa segnare il miglior tempo, ma i riflettori se li prende Albon che artiglia il decimo tempo e passa in un clamoroso Q3. Con la Williams, mica poco… Nonostante la scia di Norris, finisce incredibilmente fuori Daniel Ricciardo, e assieme a lui Pierre Gasly, Guanyu Zhou, Lance Stroll e Mick Schumacher.

Inutili scie

Nel Q3 Verstappen piazza il primo minuto e quarantatré di giornata, tempo spaziale nella sfida con Leclerc per la quattordicesima posizione. Le stranezze del gioco delle penalizzazioni, ma è così. Dopo la prima sparata, la pole virtuale e provvisoria è di Sainz davanti a Perez, Russell e incredibilmente alla Williams di Albon: mal che vada sesto, visti i quattro penalizzati presenti nel segmento. La seconda sparata decide tutto, ma nessuno si migliora. Leclerc si presta al gioco di scie per Sainz, che però pasticcia e non si migliora. A Perez manca quella di Verstappen e si deve accontentare del secondo posto. Loro dovevano essere e loro partiranno in prima fila. Seconda per un grande, come sempre, Fernando Alonso e Lewis Hamilton davanti a Russell e al pazzesco Albon in terza fila. Strano, ma ehi… siamo a Spa!     

GP del Belgio: i risultati della qualifica

• *penalizzati (BOT 14°, VER 15°, LEC 16°, OCO 17°, NOR 18°, ZHO 19°, SCH 20°)