Budget cap, Horner avverte: “Rischiamo la catastrofe”
Se qualche giorno fa nel paddock del Gran Premio del Canada c’è stato un diverbio tra i Team Principal di Ferrari, Red Bull e Mercedes, sicuramente un modo per fare pace esiste. E si chiama budget cap. Basta pronunciare le due magiche parole “budget cap” per ricompattare l’allegra brigata, unita su questo come su nessun altro tema. Forse nemmeno la pace nel mondo, per capirci, potrebbe compattare in modo così granitico le tre superpotenze del mondo della Formula 1.
Grandi contro resto del mondo
La posizione dei tre team è ovviamente contro questo budget cap. Non contro la regola in sé, ma avverso alla limitazione annuale a circa 140 milioni di dollari. All’opposizione stanno diverse scuderie meno dotate economicamente come Haas, oltre a chi gestisce la baracca, si fa per dire: Liberty Media. Il senso della critica dei super-team riguarda il fatto che le condizioni di partenza, di quando quella cifra venne stabilita, siano radicalmente mutate. Per capirci e fare un esempio: il tasso di inflazione che rende i costi di materie prime e trasporti estremamente più salati anche solo in confronto a qualche mese fa.
Red Bull si oppone
Schieratissimo contro il tetto di questo budget cap è il Team Principal di Red Bull, Christian Horner. “Sarebbe una catastrofe per la Formula 1 che le persone debbano subire un colpo per qualcosa che è al di fuori del loro controllo”, ha detto il numero uno della gestione sportiva della scuderia austriaca a Sky F1. Che ha parlato anche di una questione morale che deve essere affrontata dalla FIA e da Liberty Media. “Nessuno avrebbe potuto aspettarsi questo tipo di inflazione.”
Costi esorbitanti
Il manager britannico ha poi posto l’accento su una questione precisa. Da un lato, il progetto della macchina, inteso come qualcosa direttamente e totalmente sotto il controllo delle scuderie. Dall’altro, aspetti esterni incontrollabili dai team, che per ciò non andrebbero penalizzati nel loro lavoro. Come il costo dei trasporti e delle forniture di componenti. Cifre che Horner ora definisce stratosferiche. “Non abbiamo il controllo dei costi inflazionistici che stanno colpendo le famiglie di tutto il mondo. Nel Regno Unito, stiamo vedendo un’inflazione prevista all’11%”, ha rimarcato il dirigente britannico. “Questo è un effetto diretto sul personale, sulle materie prime, sull’elettricità, sulle merci, sulle parti fornite. Penso che sia davvero una situazione di forza maggiore che la FIA deve affrontare”.