Canada, Verstappen resiste a Sainz. Leclerc da 19° a 5° (video)
Non si diventa campioni del mondo per una bizzarria del destino. Max Verstappen lo ha spiegato a tutti nel Gran Premio del Canada che ha dovuto vincere due volte. La prima fino al cinquacinquesimo giro, la seconda dopo l’ingresso della Safety Car, resistendo all’assalto totale di un (finalmente) grande Carlos Sainz. Sul podio ci va anche Lewis Hamilton, alla seconda top-three stagionale e davanti al compagno di squadra George Russell. Chiude quinto Charles Leclerc, capace di rimontare dal diciannovesimo posto, anche se nel Mondiale il gap ora è di due gare piene. Dura, ma oggi era impossibile far meglio. Out Sergio Perez, abbandonato dal motore della sua Red Bull.
SuperMax senza rischi
Il colpo d’occhio climatico sembra arrivare da un’altra stagione, un’altra nazione, un altro continente rispetto al diluvio dei giorni scorsi. Canada bizzarro nel fine settimana, si sapeva. Il via è ottimo per Max Verstappen che riesce a stroncare sul nascere ogni strana idea di Fernando Alonso che, anzi, si deve difendere da Carlos Sainz. La protezione del secondo posto del pilota dell’Alpine dura due giri, poi deve cedere alla superiorità della Ferrari numero cinquantacinque. Semaforo verde con tantissimi rischi per Charles Leclerc che passa la Williams di casa di Nicholas Latifi per cominciare a rosicchiare posizioni. S’intuisce immediatamente che non sarà affatto facile.
Checo horribilis
Il weekend horribilis di Sergio Perez si chiude attorno all’ottavo giro. E, per paradosso o beffa del destino, non per causa sua. E’ il motore della sua Red Bull a lasciarlo improvvisamente a piedi. Si entra in regime di Virtual Safety Car e Verstappen ne approfitta per un pit-stop velocissimo ai box. La Ferrari di Sainz diventa leader del Gran Premio, mentre l’altra di Leclerc continua a risalire posizione su posizione. Rimonta faticosa, da vera formichina, ma dispendiosissima mentalmente e anche dal punto di vista del tempo perso dietro ai vari Norris, Bottas e Albon.
Altra VSC
Il crack della Haas di Schumacher jr innesca la seconda Virtual Safety Car di giornata e in diversi ne approfittano per il pit-stop, tra cui Sainz e Russell. Lo spagnolo si mette all’inseguimento di Verstappen, galleggiando sotto i dieci secondi dall’olandese ed erodendo di giro in giro il gap. Intanto, Leclerc risale fino alla sesta posizione (senza, però, aver ancora “pittato”), trovando difficoltà gigantesche a passare l’Alpine di Ocon, velocissima nei rettilinei. Davanti a lui anche le due Mercedes di Russell e Hamilton. Il muretto Ferrari, però, nonostante la situazione bloccata, non richiama il monegasco perché in guadagno costante su chi lo insegue. L’idea chiara è quella di fargli accumulare un tesoretto per effettuare il pit in tranquillità. La manovra non riesce perchè un problema al box costa un paio di secondi di troppo e, al rientro, Leclerc si ritrova un trenino di quattro macchine davanti. Piccolo disastro.
Tutto aperto
Il colpo di scena lo genera Yuki Tsunoda che spedisce la sua AlphaTauri nelle barriere quando mancano ben più di venti giri alla fine. La direzione di gara deve far entrare la Safety Car e la gara ritorna completamente in discussione con Verstappen davanti a Sainz. Dietro lo spagnolo, le due Mercedes, le due Alpine e Leclerc. Quindici giri al massimo, rien ne va plus in piena regola, praticamente una mini-gara. Sainz s’incolla a Verstappen, ampiamente sotto il secondo. Leclerc sorpassa le due Alpine di Alonso e Ocon con due magate, si porta al quinto posto e si mette alla caccia delle Mercedes, ma il distacco non autorizza voli pindarici.
Assedio finale
Il finale è un assedio di Carlos Sainz a Max Verstappen, ma quando la Ferrari pare poter dare il colpo decisivo, l’olandese spiega a tutti – qualora ce ne fosse bisogno – che non si diventa campioni del mondo per caso. Max resiste ai tentativi dello spagnolo e porta a casa in volata una vittoria pesantissima, la settima in nove gare per la scuderia austriaca, la sesta consecutiva. Sul podio ci finisce un redivivo Lewis Hamilton che brucia il compagno di squadra George Russell e Leclerc. Il monegasco, con gomme esauste, s’accontenta di un quinto posto semi-miracoloso.
GP del Canada 2022: l’ordine di arrivo
POS | PILOTA | NAZ. | TEAM | TEMPO |
1 | Max Verstappen | NED | Red Bull | 1:36:21.757 |
2 | Carlos Sainz | ESP | Ferrari | +0.9 |
3 | Lewis Hamilton | GBR | Mercedes | +7.0 |
4 | George Russell | GBR | Mercedes | +12.3 |
5 | Charles Leclerc | MON | Ferrari | +15.1 |
6 | Esteban Ocon | FRA | Alpine | +23.8 |
7 | Fernando Alonso | ESP | Alpine | +24.9 |
8 | Valtteri Bottas | FIN | Alfa Romeo | +25.2 |
9 | Guanyu Zhou | CHN | Alfa Romeo | +26.9 |
10 | Lance Stroll | CAN | Aston Martin | +38.2 |
11 | Daniel Ricciardo | AUS | McLaren | +43.0 |
12 | Sebastian Vettel | GER | Aston Martin | +44.2 |
13 | Alexander Albon | THA | Williams | +44.8 |
14 | Pierre Gasly | FRA | AlphaTauri | +45.1 |
15 | Lando Norris | GBR | McLaren | +52.1 |
16 | Nicholas Latifi | CAN | Williams | +59.9 |
17 | Kevin Magnussen | DEN | Haas | +1:08.1 |
18 | Yuki Tsunoda | JPN | AlphaTauri | OUT |
19 | Mick Schumacher | GER | Haas | OUT |
20 | Sergio Perez | MEX | Red Bull | OUT |