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Ferrari sta con Mercedes: “Vederci chiaro sul porpoising”

BAKU, AZERBAIJAN - JUNE 10: The practice session of the Azerbaijan Grand Prix, the 8th stage of the season in Formula 1, kicks off in Azerbaijan's capital Baku on June 10, 2022. (Photo by Resul Rehimov/Anadolu Agency via Getty Images)

Nello scacchiere del tema porpoising s’inserisce la Ferrari. E non è ovviamente un caso che dopo quanto visto al Gran Premio d’Azerbaigian il tema sia molto discusso e il dibattito si sia ingrossato al punto da “obbligare” la Federazione internazionale a vederci chiaro. Le immagini di Lewis Hamilton che faticava ad uscire dall’abitacolo, con la schiena a pezzi, hanno suscitato reazioni. Per quanto il progetto Mercedes sia sensibile in negativo alla questione saltellamento, non è possibile che guidare sia un esercizio doloroso quanto salire sul ring con Mike Tyson. E il tam-tam così è partito.

Sainz a favore

Sicuramente sensibile in quanto pilota al tema degli effetti del porpoising è Carlos Sainz. I corridori sono legittimamente preoccupati sui due aspetti che ha segnalato George Russell sabato scorso a Baku: il tema sicurezza e il rischio di un incidente grave e, dall’altro, la problematica fisica. “Ho sofferto molto”, ha detto Sainz ai media. “E’ stato molto, molto doloroso. Si è arrivati ​​a un punto in cui, nel briefing dei piloti, ci siamo guardati tutti e abbiamo detto: Dobbiamo fare qualcosa”, ha sentenziato lo spagnolo. Che ha poi formulato una domanda retorica che in molti hanno ripetuto dopo quanto accaduto in Azerbaigian. “Va bene per una gara, ma possiamo fare altri 10 anni in questo modo? Ne dubito.”

FIA intervenga

Carlos Sainz ha anche sottolineato come i piloti abbiano gentilmente chiesto alla FIA di indagare, di non ascoltare troppo le squadre e di ascoltarli. Quest’ultimo passaggio è significativo perché marca un fossato, dal momento che non è sfuggito che diversi team abbiano fatto spallucce. Squadre importantissime come Red Bull hanno sostenuto che il saltellamento è un problema tecnico legato a certi progetti sbagliati come quello della Mercedes e che quindi la FIA non debba imporre regole diverse da quelle attuali. Sainz comunque non crede ci sia bisogno della commissione medica, quanto semplicemente di “qualcosa di più intelligente sulle sospensioni o nel modo in cui le auto vengono guidate”.

Sfida

La posizione sul tema della Ferrari è diversa da quella di Red Bull. Più vicina alla Mercedes, grande danneggiata dall’eccessivo saltellamento. Il Team Principal Mattia Binotto solidarizza coi piloti, per quanto giudichi le attuali monoposto da Formula 1 macchine comode da guidare. Il numero uno della gestione sportiva di Maranello vede la soluzione della questione come una sfida per tutti, team e piloti. “È una sfida, una sfida tecnica e penso che in futuro potremo fare più progressi”, ha detto Binotto. “Sono abbastanza sicuro che troveremo una soluzione, dobbiamo accettarlo. È sicuramente qualcosa su cui tutti dobbiamo capire meglio, migliorare.”