Finalmente in Formula 1: dal 2025 torna un italiano al volante | “Vado sempre al Paddock”
A tre anni di distanza da Antonio Giovinazzi, la Formula 1 è pronta a riabbracciare un pilota italiano al volante di una monoposto.
Per un italiano la Formula 1 è a forti tinte rosse. Il colore di un cuore che batte per la scuderia di Maranello, ma quando c’è un pilota italiano gioia e tifo sono elevati al quadrato. Due, come i piloti del Belpaese campione del mondo.
Alberto Ascari per ben due volte ha conquistato il titolo iridato (1952-53), il primo pilota a diventare un’icona dello sport nazionale, non l’unico visto che due anni prima del suo iconico titolo, ci aveva pensato Nino Farina a scrivere la storia nostrana in Formula 1 con il titolo ottenuto alla guida dell’Alfa Romeo. E ancora.
Patrese e Alboreto, Fisichella e Trulli, andando a ritroso nel tempo, Giancarlo Baghetti e Lorenzo Bandini, Vittorio Brambilla, Luigi Fagioli, e Luigi Musso, Alessandro Nannini, Lodovico Scarfiotti e Piero Taruffi, tutti piloti a provare la gioia estrema di terminare un Gran Premio sotto la bandiera a scacchi, prima di altri.
Sono 18 anni che un italiano non prova quella gioia estrema propria di chi taglia il traguardo prima di tutti, l’ultimo fu Giancarlo Fisichella, in Malesia, il 19 marzo del 2006 su una monoposto molto speciale, compagno di squadra di Fernando Alonso (che avrebbe vinto il Mondiale) con la Renault di Briatore. Passato. Trapassato temoto.
Il nuovo che avanza
Sono tre anni che un italiano non entra a far parte del Circus più blasonato al mondo. Dai tempi di Antonio Giovinazzi e da quel lontanissimo GP di Abu Dhabi a dicembre del 2021, quando il pilota di Martina Franca correva a bordo di una Alfa Romeo.
In teoria Giovinazzi era nei Paddock di tutti il mondo anche nel 2022, ma come terzo pilota di Ferrari, Haas e Alfa Romeo, mentre gareggiava in Formula E, che fa rima con Formula 3. Qui che sta esplodendo il made in Italia, il nuovo che avanza e si fa largo.
Prove generali
Gabriele Minì continua a far parlare di sé. Il pilota palermitano, a soli 18 anni, sta bruciando le tappe: rookie of the year nel 2019 al debutto nel campionato europeo karting. L’anno susseguente vince all’esordio il campionato italiano di Formula 4 con la Prema, Formula Regional e il passaggio in Formula 2, alla Hitech Gran Prix dove è il poleman al debutto.
Ha già vinto a Montecarlo, ora anche nella sprint race in un circuito storico come l’Hungaroring. Ora il pensiero stupendo: “L’Alpine Academy mi sta dando una grande mano nella mia crescita, mi aiutano tantissimo facendomi frequentare il paddock della Formula 1 e facendomi ascoltare i briefing e debriefing tra piloti di F1 e gli ingegneri ed i team radio. Esperienza fantastica – dice il siciliano – devo continuare a spingere e a portare risultati, ma il mio sono è la Formula 1”.