GP del Belgio 2021: Top e Flop della dodicesima tappa del mondiale di F1
Il GP del Belgio 2021 è terminato ancora prima di iniziare. Dopo oltre tre ore di attesa a causa di una pioggia incessante e due giri dietro la Safety Car, la vittoria è stata assegnata alla Red Bull di Max Verstappen.
In pratica, la FIA ha scelto di premiare chi si è piazzato nelle prime dieci posizioni in griglia di partenza, seppur con punteggi dimezzati. Nonostante il gran premio si sia concluso in men che non si dica, assegniamo comunque Top e Flop ai grandi protagonisti di un week-end che tutti (o quasi) vorrebbero dimenticare in fretta.
Top GP del Belgio 2021
Il pubblico
Max Verstappen ha decretato il pubblico come vero vincitore del GP del Belgio. Non possiamo non essere più d’accordo. Tutto un pomeriggio trascorso sotto la pioggia mentre la FIA era in attesa di un piccolo raggio di sole che non sarebbe mai arrivato. La gente ha continuato a tifare e ballare senza sosta, nonostante il teatrino che (non) si stava tenendo in pista. E ciò senza neanche il rimborso del prezzo dei biglietti.
George Russell – Williams
È possibile attribuire voti positivi alla gara di un pilota solo in base alle sue qualifiche? Nel caso specifico, assolutamente sì. George Russell ha portato in prima fila la Williams come non accadeva da tempo immemore. Il primo podio della carriera è meritato per le gesta compiute fino a domenica, non ripagate con la buona sorte. Merita la Mercedes, senza se e senza ma.
Red Bull
Il voto positivo per la Red Bull è dovuto non solo alla vittoria (seppur effimera) di Max Verstappen. Infatti, la scuderia austriaca è riuscita a rimettere in sesto la monoposto di Sergio Perez in meno di due ore dopo il suo violento incidente. Una vera e propria impresa di un gruppo di meccanici che sanno perfettamente il fatto loro.
Nikita Mazepin – Haas
Nikita Mazepin ha centrato il giro più veloce del GP del Belgio 2021. Certo, è stato l’unico giro percorso, ma ha impiegato meno tempo degli altri per completarlo. Gli è stato tolto dalla FIA? Non ci interessa.
Flop GP del Belgio 2021
FIA e Michael Masi
“Se ci sono due o più modi di fare una cosa, e uno di questi modi può condurre a una catastrofe, allora qualcuno la farà in quel modo”. Ecco, la FIA, Liberty Media e il direttore tecnico della Formula 1 Michael Masi sono la dimostrazione lampante di ciò che diceva la legge di Darwin. Riuscire a sbagliarle davvero tutte è un’arte che hanno in pochi. Più di tre ore e un quarto d’attesa per due giri di Safety Car, poi tutti a casa solo per assegnare punti a caso ed evitare di rimborsare gli spettatori. Geniali.
La regola del parco chiuso
Diciamoci la verità: la regola del parco chiuso è una sciocchezza pazzesca, giusto per citare Fantozzi con termini edulcorati. La Formula 1 tiene tanto alla sicurezza e poi impedisce alle scuderie di modificare l’assetto delle vetture in caso di gara bagnata? Sì, esattamente così. Con tutta la coerenza (mancante) di questo mondo. E assegnare la metà dei punti solo per la griglia di partenza è un ulteriore aggravante a tal proposito. Uno strazio.
Sergio Perez – Red Bull
Il messicano è riuscito nella non memorabile impresa di andare a sbattere durante lo giro di schieramento. Certo, l’alibi della pioggia c’era e si era visto molto bene, ma Sergio Perez ha comunque costretto i meccanici della Red Bull a un tour de force rivelatosi inutile.
Lando Norris – McLaren
L’inglese della McLaren era tra i favoriti per la pole position e aveva fatto segnare tempi straordinari fino alla Q2. Quindi, dopo essersi reso protagonista di un violento incidente nella Q3, ha vanificato tutto il suo week-end chiudendo fuori dai primi dieci in griglia di partenza, complice anche una penalità. Fare e disfare.