GP del Qatar: i temi salienti di una gara decisiva per il mondiale Formula 1
Tutto è pronto per la prima edizione del GP del Qatar di Formula 1. Il Motomondiale fa tappa nell’emirato dal 2004, mentre i bolidi del Circus non ci sono mai stati.
Ecco quali sono i temi salienti di una corsa che potrebbe rivelarsi molto importante per la corsa al titolo mondiale, con il circuito di Losail che sarà il teatro ideale di una gara tutta da scoprire.
La sfida tra Mercedes e Red Bull
Il duello tra Mercedes e Red Bull va avanti senza sosta. Ogni gara, una squadra sembra favorita rispetto all’altra, ma la pista dà responsi sorprendenti. Ad esempio, in Brasile Verstappen sembrava favorito, ma alla fine è uscito fuori Hamilton. Cosa succederà nel GP del Qatar? Chi andrà bene qui potrà avere un buon viatico anche per le gare di Arabia Saudita e Abu Dhabi.
La scelta della FIA di “lasciar correre”
Nel corso del GP del Brasile, la FIA ha deciso di non sanzionare fin da subito Max Verstappen per aver condotto fuori pista Lewis Hamilton. La Mercedes ha chiesto di revisionare l’accaduto e la Direzione Gara potrebbe intanto cambiare idea. Ad ogni modo, l’orientamento di “lasciar correre” e dare priorità ai risultati in pista sembra prevalere.
La lotta per il terzo posto tra i costruttori
Nel corso delle ultime gare, la Ferrari si è mostrata superiore rispetto alla McLaren. Il nuovo propulsore delle Rosse è sembrato più performante di quello delle vetture arancioni. Dopo il GP di Russia, la scuderia inglese aveva 17,5 punti di vantaggio su quella italiana, mentre ora è dietro di 31,5 punti. Vedremo se il trend si invertirà in Qatar.
La lotta per il quinto posto tra i costruttori
Dietro a Ferrari e McLaren, si infiamma il duello per il quinto posto. In questo caso, Alpine e AlphaTauri sono alla pari da due gare. In Brasile, il settimo posto di Pierre Gasly è valso lo stesso punteggio della somma dell’ottavo di Esteban Ocon e del nono di Fernando Alonso. La scuderia italiana sembra avere l’auto più veloce, ma è mancato il contributo di Yuki Tsunoda. La sfida va avanti.