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Haas senza telaio di scorta in Australia dopo l’urto di Mick Schumacher

Mick Schumacher

L’incidente di Mick Schumacher in occasione delle qualifiche del GP d’Arabia Saudita provoca seri problemi alla Haas anche in vista del weekend del GP d’Australia.

La scuderia americana è infatti costretta a iniziare il suo fine settimana senza telaio di scorta. Il pilota tedesco è andato sui cordoli all’uscita della curva 10 del circuito di Jeddah, per poi sbattere contro le barriere di protezione della pista. Mick è stato condotto presso un ospedale vicino e non ha riportato alcuna ferita nell’impatto, ma non ha potuto prendere parte al Gran Premio del giorno dopo.

Mick Schumacher, i danni per la Haas

Il team principal Guenther Steiner ha stimato i danni subiti nell’incidente di Mick Schumacher intorno a 1 milione di dollari. “Possiamo accedere ai pezzi di ricambio nella seconda gara successiva rispetto a un grosso incidente. Disponiamo di tutto, ma non abbiamo abbondanza di componenti. Abbiamo rispedito il telaio di riserva in Europa a inizio settimana e sarà pronto per Imola. Dovevamo portarlo qui, ma con le formalità doganali non è stato conveniente”, ha riferito Steiner.

Ad ogni modo, la Haas è pronta ad affrontare un weekend come tutti gli altri. Lo conferma anche il suo leader tecnico: “Non possiamo approcciarci in maniera diversi. I piloti sanno com’è la situazione, a volte succede. Non ho paura, se succede qualcosa ce ne occuperemo man mano. Non posso dire ai piloti di guidare lentamente o di non correre rischi extra se non necessari”.

Anche Mick Schumacher è pronto per la prossima gara, ma ricorda ciò che gli è accaduto a Jeddah: “Stavo facendo un buon giro, dovevo provare qualcosa per entrare in Q3. Ho preso un cordolo troppo alto per la macchina, stava capitando lo stesso anche ad Alonso e Ocon. Immagino che ci sia qualcosa da rivedere. Penso che andrà tutto bene in Australia. Potremo essere veloci e non avremo bisogno del telaio di riserva”.

La Haas ha iniziato bene la stagione 2022 grazie ai 12 punti conquistati dal rientrante danese Kevin Magnussen, quinto in Bahrein e nono in Arabia Saudita davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton. Schumacher ha avuto qualche difficoltà in più, ma avverte di non sentire alcuna pressione per il suo compagno di squadra: “Kevin ha lavorato con il team per molto tempo e ha una grande esperienza in Formula 1 e nelle gare di durata. Sono contento di lavorare con lui, possiamo entrambi trarre vantaggio l’uno dall’altro”.