Hamilton, possibile cambio motore: penalità già in Turchia?
Il leader del campionato mondiale di Formula 1 Lewis Hamilton potrebbe subire una penalità nella griglia del Gran Premio di Turchia, con il boss della Mercedes Toto Wolff che ammette che uno strategico cambio di motore è una possibilità in corso di valutazione.
Ricordiamo che Hamilton è passato al terzo e ultimo set consentito di componenti principali del motore al Gran Premio del Belgio, la prima gara dopo la pausa estiva della F1. Ciò significa che il motore del pilota potrebbe essere esposto a un “super stress” in vista delle prossime competizioni. La Mercedes ha esplicitamente ammesso di avere “punti interrogativi” sull’affidabilità del suo motore, con il compagno di squadra di Hamilton, Valtteri Bottas, che ha peraltro cambiato la sua power unit proprio a Spa, e che successivamente ha avuto bisogno di nuove unità sia a Monza che a Sochi.
Ciò premesso, è evidente come la scuderia sia a un bivio. Un guasto durante un Gran Premio sarebbe considerevolmente l’ipotesi peggiore rispetto a un cambio preventivo e una penalità strategica più contenuta, perché costerebbe punti e costringerebbe comunque a un cambio di motore e una conseguente nuova penalità. E, con Hamilton che ha solo due punti di vantaggio sul rivale al titolo Max Verstappen, un ritiro da qualsiasi gara potrebbe decidere l’esito della contesa.
Turchia o Messico le due scelte più probabili
A questo punto, bisogna identificare dove Mercedes avrebbe la maggiore convenienza a cambiare motore e incassare la penalità. La Turchia sembra offrire una buona possibilità di superare la Red Bull in uno scontro diretto, rendendola dunque una gara in cui sarebbe meglio evitare una penalità in griglia.
La tempistica della scelta dipenderà pertanto dai livelli di rischio percepiti dalla Mercedes. Se c’è una seria preoccupazione sulla tenuta del motore, Mercedes potrebbe non poter aspettare. In caso contrario, qualora Mercedes fosse fiduciosa che il motore di Hamilton possa durare più a lungo, probabilmente aspetterà ancora. E, magari, punterà al Messico, due gare dopo la Turchia, dove Mercedes è sicuramente meno competitiva…