Marko (Red Bull) sui team radio di Hamilton: “Come alla scuola guida”
Ne hanno scritto e cantato in tanti della radio. Verrebbe da pensare di primo acchito alla “Video killed the radio star” dei Bangles che fu il primo video trasmesso nella storia da MTV all’alba del suo primo giorno di programmazione. O magari, sempre di quegli anni musicalmente funambolici, l’ultra-cantata “Radio Ga Ga” dei Queen. La radio ha sempre fatto sognare, immaginare e, in Formula 1, anche discutere. Quella comunicazione tra pilota e ingegnere che può essere aiuto, supporto psicologico e chi più ne ha, più ne metta.
No more radio
Sul tema è intervenuto il dirigente Red Bull Helmut Marko, che senza giri di parole ha proposto una modifica alle regole della Formula 1 che limiterebbe le discussioni tra team e piloti durante le gare. Il 79enne responsabile del Programma Giovani della scuderia austro-britannica ha sostenuto che è dell’idea di vietare completamente le comunicazioni tra piloti e ingegneri. La radio diventerebbe un canale unidirezionale in cui solo il conducente può parlare.
Abuso
D’altronde, va detto che spesso c’è un abuso di team radio per comunicazioni al limite dell’insignificanza in certi casi. In altri, invece, diventa un aiuto tangibile. “È in parte come essere in una scuola guida”, ha detto Marko a ServusTV. “Potresti limitarlo in modo che vada solo in una direzione, che lo lasci fare solo al pilota, ma non che riceva supporto tecnico”, ha chiarito l’austriaco. Che poi ha fatto un parallelo proprio con le lezioni che ognuno di noi ha sostenuto quando era il momento di imparare a guidare: “È come: perdi cinque metri alla curva dieci in frenata e alla curva tre l’altro pilota la prende un po’ più lentamente”, il che per Marko rende tutto più facile al pilota.
Contro Lewis
Negli anni passati, all’inizio dell’era ibrida, erano state varate regole per la limitazione dei team radio che si erano rivelate impopolari tra i piloti e i team e, per questo, che hanno avuto vita breve. Il riferimento non criptato di Helmut Marko è ovviamente a Lewis Hamilton. Il dirigente austriaco s’è detto stanco di sentire il sette volte campione del mondo ricevere consigli di guida dal suo ingegnere direttamente dal muretto Mercedes. Insomma, una frecciata in piena regola e in pieno stile-Marko.